Gabriele Rolla

Come individui si cresce, ma d’egoismo… si muore.

L’uomo saggio non è colui che ha imparato, ma chi rimane aperto al flusso della verità e della conoscenza, con la consapevolezza che il traguardo della sapienza non sarà di certo l’arrivo, ma il viaggio!

La voce di chi critica è quella che l’ego offeso e arrabbiato offre meschinamente all’invidia.

Non c’è miglior autor del libro intitolato vita, di chi, col cuor scrive attingendo le suo parole da quel vocabolario infinito, in cui ven bandito il verbo “giudicare”.

Saggio colui che ha la sua consapevolezza satura d’una verità assoluta, quella di esser uno stolto al cospetto dell’infinito, col desiderio d’apprender la via del cuore!

Ognuno di noi è coi se e coi ma il più grande autore d’un mondo migliore. Peccato che al momento della profonda riflessione, il tempo sia già scaduto e passato!

Molti, troppi uomini, trascorrono la vita a proferir parola, sordi del suono della loro voce.

Non v’è nulla di più irreale, della realtà assunta per vera e mai sperimentata!

La genialità non trova spazio nel divenire, nel futuro. Quella è intelligenza.La genialità è insita nel presente, si manifesta nell’essere consapevolmente ciò che il nostro cuore insegna a noi.

La mente deve essere al servizio dell’uomo, e non l’uomo al servizio della mente! Deve essere un suo strumento, un suo arto! E come il braccio è mosso dal desiderio, dall’intenzione, dalla consapevolezza cosi ogni pensiero deve esser cosciente in ogni uomo, affinché il sentimento domini la ragione, il cuore domini la mente, l’anima domini il corpo… forse un modo per conoscer l’Assoluto.

Un essere adulto insegna al bimbo a divenir un uomo maturo. Ma divenuto grande l’uomo non può far altro che rivolgersi al bimbo con l’ardor d’imparare come divenir consapevolmente bambino. Ed ecco che allora l’uomo scoprirà come rimaner stupefatto in ogni attimo, esser entusiasta della vita, e ardere d’amore.