Giuseppe Catalfamo – Comportamento
Spesso non conosciamo il colore degli occhi di chi sta al nostro fianco.
Spesso non conosciamo il colore degli occhi di chi sta al nostro fianco.
Piacevole è parlare, nella stessa misura dell’avere risposte. Il piacere del dire è l’avere interlocutore attento e cernitore.
Cane non mangia cane. Uomo non mangia uomo… se può lo spolpa.
Fanatismo e ceca ignoranza sono bulimici.
Ebbene sì, lo ammetto, ho tutti i difetti del mondo.Ho un solo pregio: ho sempre ragione.
Perdona la mia arroganza, è la mia vittoria sulla timidezza.
La parolaccia è come la minigonna, non tutti la possono indossare.
Sono estremamente convinto che l’omosessuale attivo nella coppia,quello che trae piacere fisico e mentale nel possedere un altro uomo,è caratterialmente più temprato del “fusto macho” etero che ostenta la propria mascolinità.
Qualsiasi cosa t’appartenga la tua presunzione lo sopravvaluterà!
Le probabilità che due uomini abbiano stessi pensieri e gusti, ugual modo d’amare od odiare, perdonare o vendicarsi sono quasi nulle.Miriadi di miliardi di cellule ci diversificano.Eppur volete classificarci:sinistra o destra, etero od omosessuale, credente o ateo!
Giustizia, spesso lo è di più.Moralità, lusso da eunuchi.Diritto, sovente camaleontica dittatura.Dovere, sempre colpe d’altri.Fede, solo un anello al naso.Così all’onore han messo lettera muta in fronte e fatto santo.Anche lui mutato in torta da dividere.
L’uomo è sin troppo prevedibile.Mosso sempre da due opzioni, comandate da una variabile.Ridere, piangere… fingere.
Quelli, e sono molti, che per svariate volte raccontano la stessa cosa, hanno superiore bisogno d’esser ascoltati… o sono semplicemente rincoglioniti?
Sì, lo so, capita anche a te, forse fa parte di te.Cammini saettante nella via gremita,occhi a ore 12 puntati all’invisibile orizzonte,non vedi gente intorno a te, neanche lontani miraggi.La tua giornata talmente ha carpito i tuoi sensiche l’incedere da bersagliere t’appartiene.Probabilmente hai già onorato i tuoi impegni,sono le 17.00 ed è già tramonto ma sei fagocitato dai verbi “andare” “fare”.Quel vivere dov’è assurdo anche il pensaredell’esistenza del dogma “contemplare”.Fermati un istante!Chiediti dove sto andando, non il perché, solo dove.Ora rallenta e ascolta i tuoi passi e guarda quel che vedi.Osserva le mattonelle in marmo del palazzo che il tuo giubbotto rasenta, guarda il cielo, la luna, le sfumature delle cose odora,guarda con ammirazione, cazzo!Rilassati percependo le tue gambe che muovono perché la tua mente lo vuole.Ammira l’armonia degli alberi nel viale non chiedendoti troppo perché la natura è così magniloquente.Godi dei tuoi sensi.Non farli stagnare per fatue distrazioni.Potrebbero morire!
Il “rispettabile pubblico” umanamente unanime è sempre indignato.Sono un milione sul suolo nazionale gli assassini di quella che loro definiscono “selvaggina”.Quando la stagione venatoria è chiusa 150.000 dicono “pool” per trucidare bestiole attonite e smarrite liberate da una celletta.Il “rispettabile pubblico s’indigna”.Sono 500.000 in Italia che conoscono luoghi preposti o praticano scommesse sul combattimento fra cani e sulle corse illecite d’auto e moto.Il “rispettabile pubblico” s’indigna e accusa.Decine di migliaia sono i pluri-ottantenni abbandonati in fatiscenti ospizi con prole che tranquillamente sereni vivono nella casa dei genitori.Il “rispettabile pubblico” cade dalle nuvole e indignato stenta a credere.Una persona su 7 ha un amico, un parente o se stesso ne ha fatto o fa uso di cocaina.Il “rispettabile pubblico” indignato e stizzito minaccia rappresaglie.”Smettila, rispettabile pubblico. Sei finto e ipocrita”.
Certamente riesco a perdonare, ma prima mi devo vendicare.
Non adoro l’ozio.Nella vita c’è sempre qualcosa da fare.Ad esempio fumare una bella sigaretta stravaccato sul divano.