Guido Mazzolini – Destino
Non smettere di camminare. A volte anche le strade sbagliate portano nel posto giusto.
Non smettere di camminare. A volte anche le strade sbagliate portano nel posto giusto.
Non vivere nel mondo di ieri e lascia andare ciò che sei stato, il ricordo, le delusioni, le gioie. Regala tutto al passato, perché il tempo è un fiume che scorre e non puoi nuotare controcorrente. Affidati al flusso del presente e perdona ciò che non c’è più. Se ancora ci pensi, probabilmente stai continuando a innaffiare una pianta morta.
La nostra fragilità è un dono, serve a ricordarci quanto siamo eterni e provvisori.
Ci sono anime che restano prigioniere in dimensioni di nebbia, ferme al confine tra la vita e l’infinito. Non se ne accorgono, non lo possono sapere. Sono anime che hanno smarrito la strada per tornare a casa. Rimangono immobili, chiuse in un mondo irreale. Sono spaventate e si nutrono di stanchi ricordi.
La bellezza è un simmetrico corrispondersi di deliziose imprecisioni.
La bellezza è un simmetrico corrispondersi di deliziose imprecisioni.
Ci sono anime che restano prigioniere in dimensioni di nebbia, ferme al confine tra la vita e l’infinito. Non se ne accorgono, non lo possono sapere. Sono anime che hanno smarrito la strada per tornare a casa. Rimangono immobili, chiuse in un mondo irreale. Sono spaventate e si nutrono di stanchi ricordi.
Spesso confondiamo l’amore con il bisogno di amare. L’amore non è un’esigenza che presuppone un vuoto da colmare, non è silenzio da riempire con un suono, non è buio da inondare di luce. Al contrario, l’amore è il sovrabbondare della vita. Amare vuol dire esserne talmente intrisi da condividerlo con tutti.
Ci guardammo con occhi diversi. Ci guardammo con gli occhi del mondo.
Se ti ami, ti salvi.E invece no. Invece preferisci consegnare la tua felicità nelle mani di chi all’inizio ne avrà cura, ma ben presto cercherà la convenienza e farà con il tuo cuore strani artifici e patteggiamenti.E allora fregatene.Non pensare che la felicità sia essere amato. La felicità è amarsi.Comincia da lì. Il resto arriverà.
Ricordati che ci sarò, nel volo di un gabbiano, nel germoglio che buca la terra. Ci sarò nei tuoi capelli, nell’impronta lasciata sul cuscino.Dovrai soltanto chiudere gli occhi e parlarmi nel silenzio, perché il silenzio è l’unico linguaggio dell’amore.
Smetti di vivere quando smetti di amare.
L’amore imperfetto bussa leggero alla porta di se stesso. Gira intorno alla propria soddisfazione, come un gatto che si morde la coda.
È difficile costruire l’amore. Lo immaginiamo come un dono del cielo, piovuto per caso a bagnarci la pelle. Invece no. Alla tempesta improvvisa che sconvolge lo stomaco deve seguire una bonaccia quieta, un lento avvicendarsi di stagioni e noi, un tassello alla volta, a dare un senso al mosaico. È difficile costruire l’amore. Perciò preferiamo vederlo sfiorire, nell’attesa di un nuovo uragano.
Bevvero una bottiglia di vino rosso, ridendo e guardandosi negli occhi. Parlarono dei propri sogni e delle occasioni perdute, di quelle porte strette che a volte la vita spalanca, ma per un solo attimo, poi le richiude per sempre.
Un giorno ti mancherò, ti mancherà la mia stranezza. Penserai che in fondo a quell’abisso hai lasciato parte del tuo cuore.
La nostra fragilità è un dono, serve a ricordarci quanto siamo eterni e provvisori.