Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Frasi Sagge
L’arte è un passo nel noto verso l’ignoto.
L’arte è un passo nel noto verso l’ignoto.
Per un giorno, la corte del principe invita una danzatrice accompagnata dai suoi musicisti.Ella fu presentata alla corte, poi danza davanti al principe al suono del liuto, del flauto e della chitarra.Ella danza la danza delle stelle e quella dell’universo; poi ella danza la danza dei fiori che vorticano nel vento.E il principe ne rimane affascinato.Egli la prega di avvicinarsi. Ella si dirige allora verso il trono e s’inchina davanti a lui. E il principe domanda: “bella donna, figlia della grazia e della gioia, da dove viene la tua arte?Come puoi tu dominare la terra a l’aria nei tuoi passi, l’acqua e il fuoco nel tuo ritmo?”La danzatrice s’inchina di nuovo davanti al principe e dice: “vostra Altezza, io non saprei rispondervi, ma so che: l’Anima del filosofo veglia nella sua testa. L’anima del poeta vola nel suo cuore. L’Anima del cantante vibra nella sua gola. Ma l’anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo”.
Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi.
Tutte le cose sono belle in sé, e più belle ancora diventano quando l’uomo le apprende.La conoscenza è vita con le ali.
Il dolore è troppo grande per regnare in piccoli cuori.
Dai poco quando doni ciò che hai. Quando doni te stesso, solo allora dai veramente.
Se vedi solo ciò che la luce rivela e odi solo ciò che il suono annuncia, allora in realtà non vedi e non senti.
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell’onda.L’alta marea cancellerà l’impronta e il vento svanirà la schiuma.Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Il vero giusto è colui che si sente sempre a metà colpevole dei misfatti di tutti.
Diceva un foglio bianco come la neve:”Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro”.Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch’esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre, puro e casto, ma vuoto.
Anelo all’eternità, perché lì troverò i miei quadri non dipinti, e le mie poesie non scritte.
Tu presti fede a quel che senti dire.Ma dovresti credere a quanto non vien detto: il silenzio dell’uomo si accosta alla verità più della sua parola.
Dev’esserci qualcosa di insolitamente sacro nel sale, se è contenuto nelle nostre lacrime e nel mare!
Voi date poca cosa dando ciò che possedete. É quando donate voi stessi che donate veramente.
Com’è cieco colui che immaginae progetta qualcosafino ai più realistici dettagli.E quando non risce a darne conto interamentecon misure superficiali e prove verbali,crede che la sua ideae la sua fantasia siano vanità!Se invece riflettesse con sincerità,si convincerebbe che la sua idea è realetanto quanto l’uccello in volo,solo che non è ancora cristalizzata;e capirà che l’idea è un segmentodi conoscenzaancora ineslicabile in cifre e parole,poichè troppo alta e troppo vastaper essere imprigionatanel momento presente;ancora troppo profondamente immersanello spiritualeper piegarsi al reale.
Il canto della voce è dolce, ma il canto del cuore è la pura voce dei cieli.
Spesso dite:”Voglio donare, ma solo a chi merita”.Non così diconogli alberi del vostro frutteto,né gli animali che portate al pascolo.Danno per vivere perchè trattenere é perire.Sicuramente l’uomo che è degno di riceverei suoi giorni e le sue nottié degno di ricevere da voi qualsiasi altra cosa.