Laura Pozzi – Vita
Ho sempre guardato la mia vita scorrere, quasi fosse un brutto film. È giunta l’ora di prendere in mano il timone: la vita è una sola e vorrei morire ridendo.
Ho sempre guardato la mia vita scorrere, quasi fosse un brutto film. È giunta l’ora di prendere in mano il timone: la vita è una sola e vorrei morire ridendo.
Come se fosse un film, guardo la mia vita da semplice spettatrice. E, tutto ciò che mi circonda, non fa altro che aumentare quella sensazione di essere lì, ma non per davvero. Mi sento così a disagio che vorrei sparire. Non sono mai stata veramente me stessa se non a sprazzi, come una di quelle lucine intermittenti che vengono utilizzate per decorare gli alberi di Natale. Sono stanca di accendermi e spegnermi. Più mi illumino, più mi sento vuota ed inutile dopo. Lasciatemi staccare la spina.
Non puoi chiedere al sole di smettere di splendere anche solo per un secondo. E anche se passa una nube carica di pioggia, tornerà a brillare più di prima. Io sono il sole.
Prenderò la giornata di oggi come un altro punto di inizio e, alzandomi dal letto, sorriderò al mondo prendendo come esempio il sole che brilla anche dopo il più violento degli acquazzoni.
Vi sono stati momenti in cui avrei voluto gettare via il mio cuore da quanto stavo soffrendo. Se non l’ho fatto è perché sapevo che saresti arrivato tu.
Da quando ti ho incontrato, il mio cuore non è più nel mio petto. E tu sai dov’è… non lo vedi? È accanto a te e ti sta abbracciando come vorrei fare io…
Ho dimenticato qualcosa a casa tua. Forse, nella fretta, ho scordato di metterlo in valigia o, più probabilmente, è voluto rimanere accanto a te. È il mio cuore…
Tu sei il motivo per cui la vita mi sembra ancora bella. Tu sei l’unico motivo per cui vale la pena vivere. E sarai per sempre il mio più grande rimpianto…
Nella mia mente, continuo a rivivere quei dolci attimi che non ci saranno più. E continuo a domandarmi “perché”. Lo sapevi…Chiedermi cosa cercavi in me.Vedere il tuo sguardo triste ed impaurito.Le tue parole che mi rimbombano nella testa.Sentire il cuore a pezzi dentro il petto.Disperazione per un mio sorriso.Provare disgusto per me stessa e per il mio egoismo.Rifiutarmi di reagire.Non voler più fidarmi di nessuno…
Voltandomi alle spalle, non vedo che parole e gesti che non sono mai stati capiti per il loro vero significato. Che senso ha avuto tutto questo? Dentro di me, c’è spazio solo per delusione e amarezza. E anche una punta di rabbia. Cosa volevi da me? Poteva essere una grande amicizia, ma non hai voluto. Con estrema naturalezza, ti sei avvicinato a me un po’ come se ci fossi sempre stato. E ora cosa rimane? Non sta piovendo. Allora perché mai sento tante piccole gocce accarezzare il mio viso?
C’è stato un tempo in cui eri la mia piccola dolce droga. Dipendevo così tanto da te che avevo dimenticato tutto il resto. Tu eri il mio mondo e non mi importava di niente altro. Ora rido ripensando a quei momenti così dolci e folli. Ora, non sei più la mia piccola dolce droga. Ora, non vivo più nel ricordo. E sono felice pensando che sarai la droga di qualcun altro. E sorrido pensando che troverò un’altra piccola dolce droga anche se, in fondo al cuore, credo di averla già trovata…
Vorrei che tu ti fidassi di me. Vorrei conoscere le tue angosce e le tue paure, così da poterti consolare. Vorrei sapere i tuoi desideri, i tuoi sogni, le tue aspirazioni ed aiutarti a realizzarli. E, quando sarai triste e piangerai, vorrei asciugare le tue lacrime e farti sorridere. Mentre, quando sarai abbattuto, io ti mostrerò che c’è sempre qualcosa di bello per cui alzarsi la mattina e ringraziare di essere al mondo. Ma, più di ogni altra cosa, vorrei capirti come sai fare tu.
Vorrei che ti prendessi cura di lei, Dio. Lei che non vuole più saperne di me. Vorrei solo che avesse qualcuno accanto che la sostenesse nel suo cammino. Vorrei seguirla io, anche da lontano, ma non ho alcun diritto di farlo e non ho nessun altro di cui possa fidarmi. Quindi rimango nascosto e lo chiedo a te. Sì, ci sono cose più importanti a cui dovresti pensare, ma non è colpa mia. È colpa tua, Dio, perché sei tu che hai insegnato a noi uomini cosa significhi “Amare”.
Lascia strappi questo mio inutile cuore. E non piangere dicendomi che così perderò la parte più importante di me. In questo mondo, nessuno dà valore ai sentimenti. E c’è solo tristezza in me. Voglio separarmi da questo cuore, diventato un fardello troppo pesante da sopportare. Asciugo le tue lacrime e ti chiedo di non versarne altre per me. Voglio essere una bambola. Non proverò più amore, né dolore. E verrò messa tra le altre bambole, uguale seppur diversa. Con solo un corpo da amare.
Ora che ti ho trovato posso donarti il mio cuore. Mi spiace, è tutto malandato, quindi avrai un bel po’ di lavoro da fare… Sei contento? Io molto…
Anche se siamo lontani non mi sento sola, e sai perché? Perché il tuo cuore è rimasto vicino a me e mi sta abbracciando come faresti tu…
Quando insegui i tuoi sogni sei come una stella che brilla. E io non mi stancherò mai di alzare lo sguardo al cielo e osservarti, mentre mi avvolgi nella tua luce. Ti amo.