Lina Sotis – Cucina
Mangiamo sempre sveltissimi. Il fast food fa parte della nostra vita, dove niente è slow. Ogni tanto concediamoci il food lento.
Mangiamo sempre sveltissimi. Il fast food fa parte della nostra vita, dove niente è slow. Ogni tanto concediamoci il food lento.
Il sushi e la bistecca di tonno stanno ai nostri tempi come la rucola e la tagliata ai tempi dei socialisti. Fantasia a tavola è la prima cosa che si richiede a chi fa un invito. Il pesce crudo va bene ogni tanto.
Lo zapping è una nevrosi da single. Non va esposto né in famiglia né in società.
Cosa non fare mai: sgomitare per essere sempre prime. Il primo sms, se parla d’amore, deve arrivare da lui.
Cosa non fare mai: name dropping. Molti non sanno cos’è ma ne fanno uso continuato: citano sempre i nomi degli Importanti come se fossero amici cari. Più che amico intimo fa conoscente insicuro.
Semibarba. Mai se non siete giovane, macho e fidanzato con una signorini dalla pelle d’elefante che ha già dichiarato di gradire.
Cosa non fare mai: ostentare una sciarpa come fosse un voluminoso cappio al collo. Vi introdurranno nella categoria degli incappiati, che è come quella dei paninari degli anni Ottanta.
Cosa non fare mai: mettersi il foulard da tasca uguale alla cravatta.
Cosa non fare mai: sedersi incrociando le braccia dietro la testa. L’ascella, anche se vestita, è luogo intimo.
Cosa non fare mai: usare gli stecchini. Per i denti, fa bestia di paese; per giocarci sul tavolo, fa nevrotico pazzo.
Cosa non fare mai: usare troppo frequentemente le parole e le espressioni di moda. Fa orecchiante senza personalità. Es. anni Sessanta: divino. Anni Settanta: cazzo e allucinante. Anni Ottanta: a livello di, cioè, sinergia. Anni Novanta: magico, know how. Anni Duemila: quant’altro, peraltro, gestire.
Cosa non fare mai: rispondere al cellulare quando chi vi sta davanti vi interessa ed è interessato a voi. Rischiate di perdere un momento magico.
Cosa non fare mai: “imbucare” gente a un ricevimento. Lo si potrà fare soltanto con qualcuno che si vorrebbe “imbucato” anche a casa propria. In tutti i modi, anche avendo sottomano un ministro o il capoufficio, telefonate sempre prima.
Suonerie telefoniche: rospi, galli, figli che chiamano, belati, inni alla gioia, tutto ormai squilla nella nostra vita. Fate in modo che lo faccia a tono basso.
Cosa non fare mai: chiedere dopo i primi incontri “Mi chiami domani?”. La telefonata, se ci sarà, deve dare l’impressione all’uomo di essere una sua scelta.
Cosa non fare mai: Dire “salute” allo starnuto del vicino.
Cosa non fare mai: spacciare per lo zio, la zia o il bisnonno i ritratti trovati nei mercatini. Ci sarà sempre il momento della verità e farete una pessima figura.