Lina Sotis – Comportamento
Cosa non fare mai: mandare fiori anonimi.
Cosa non fare mai: mandare fiori anonimi.
Cosa non fare mai: tagliare il pesce col coltello. Meno grave, ma ugualmente maleducato, tagliare la frittata col coltello o infine portare quest’ultimo oggetto, per una ragione qualunque, alla bocca.
Cosa non fare mai: scrivere romanzi con gli sms. Gli sms sono un modo pressante per esserci. Pressante ma breve.
Cosa non fare mai: dire “fine” o “distinto” per definire una persona. Si capisce subito che chi parla non è né fine né distinto.
Cosa non fare mai: usare sfibranti segreterie telefoniche colme di musiche e languidi rantoli. La segretaria, come la segreteria, per essere perfetta deve essere chiara e concisa.
In una coppia che passeggia sotto la pioggia è sempre l’uomo che tiene l’ombrello, a meno che lui non sia di una piccolezza imbarazzante.
Cosa non fare mai: al telefono esordire con nome e cognome prima di chiedere della persona desiderata.
Chi, invitato a cena, soffre di insonnia o vuole tirare tardi si ricordi che per quasi tutti il sonno è sacro.
Cosa non fare mai: regalare una scatola di cioccolatini normali. Il cioccolato deve essere o extrafondente o al peperoncino o del paese natio. Anche il cioccolato è cultura.
Cosa non fare mai: approfittare del telefono di famiglia se siete ospiti. È l’unica occasione in cui il cellulare è elegante.
“Mi saluti la sua signora.” “Presenterò i suoi ossequi.” Ecco la degna risposta al primo terribile saluto.
Cosa non fare mai: rifiutare le cinture di sicurezza. Se salite su una macchina altrui, visto che i punti sulla patente sono suoi, che la sopportiate o non la sopportiate è un’inezia. Ve la dovete allacciare.
Se qualcuno vi saluta e non sapete chi è, state certi che quello che capita a voi capita anche agli altri. Quando salutate qualcuno che non vedete da tempo, dite il vostro nome. Ve ne sarà grato.
“Mi saluti la sua signora”: è un modo di dire che si tollera, per riderne. Solo nelle commedie all’italiana.
Cosa non fare mai: usare l’appellativo “cara” o “caro”. Fa persona che si è dimenticata il nome di chi ha davanti. Invece di un soffio affettuoso uno sente su di sé il soffio dell’indifferenza.
Fiori, righe, bordi, festoni fanno doviziosa signora mia. Colori essenziali, spazi vuoti fanno moderna. Qualsiasi genere scegliate fate in modo che la casa non assomigli a una pagina di rivista di arredamento appena fotografata.
Cosa non fare mai: chiedere separazione o divorzio prima dell’estate o prima di Natale. Sono i periodi in cui uno è più debole.