Linda Reale Ruffino – Vita
L’ottimismo ci fa vedere le rose, ma solo dopo aver ben nascosto le spine.
L’ottimismo ci fa vedere le rose, ma solo dopo aver ben nascosto le spine.
Il giorno in cui comprenderemo che la vita è un dono sarà quello in cui l’apprezzeremo davvero, nella gioia e nel dolore, nella buona salute e nella malattia.
Avete mai notato quanto chi sceglie di “apparire” invece che di “essere” sia talmente pieno di sé da non tollerare che lo si contraddica? Mostra di essere nel giusto e si vanta e si gonfia e urla agli altri la sua “trasparenza”… già! Perché l’apparenza grida e prende il sopravvento sulla sostanza, ma dietro quella maschera di serenità non c’è che vuoto! Chi “è” non vuole maschere: si veste delle sua genuinità, delle sue emozioni e della verità!
Anche la preghiera diviene poesia quando nasce dal dolore.
Uno specchio non potrà mai mostrare tutto ciò che sono. Non scorrono che gocce di luce riflesse in una smorfia di dolore, celano tristezza e si posano su un sorriso malinconico.
L’ottimismo ci fa vedere le rose, ma solo dopo aver ben nascosto le spine.
Dai sempre il meglio di te, anche quando ti trovi a combattere contro il peggio di chi ti sta intorno.
Gli attimi più belli che il giorno ci ha regalato, divengano attimi di eterno, fotografie indelebili che il cuore conserva e sfoglia nei momenti di malinconia.
C’è un tipo di abbraccio che è abbandono totale, è fiducia, è mettersi completamente nelle mani di chi ami e, quando ti ci annidi, non ne vorresti uscire mai.
Non fermare il tuo sguardo alla figura che hai davanti, cogli l’invisibile che sgorga dai suoi occhi. Quando attraverserà la tua anima gli sarai grato per l’infinita gioia!
Il cuore vede e non perde tempo a scalpitare, mentre la mente sta ancora aspettando di guardare.
Dietro ogni caos si cela un imbrigliato ordine!
Le emozioni hanno sempre qualcosa di magico, annullano ogni limite di spazio e tempo e vivono in te ogni qualvolta glielo permetti.
E poi ci sono quei giorni in cui ti senti sballottata dalla vita che gioca con i tuoi pensieri e ti tiene sospesa senza pietà sulla linea dell’incertezza.
È facile raccogliere emozioni dopo aver seminato bei sogni.
La prima vera solitudine è la mancanza di se stessi.
Il sorriso è forse l’unico nascondiglio in cui custodire il dolore che le lacrime tradiscono.