Luca Parigi – Comportamento
Siamo noi bellissimi Titanic destinati ad arrivare in porto, ma che nessun orgoglio diventi mai il nostro fatale iceberg.
Siamo noi bellissimi Titanic destinati ad arrivare in porto, ma che nessun orgoglio diventi mai il nostro fatale iceberg.
I volti il dolore li scolpisce, un sorriso li onora e un bacio li colora.
Durante un bacio la lingua della persona amata è una caramella al sapore di universo.
Fossi Dio della tua anima farei stampo per i miei angeli.
Ho voglia di istoriare il tuo volto sul mio cuore e di cesellare sorrisi sulla tua bocca con i miei palpiti migliori. Chiedo al Cielo il destino di essere l’artefice dei tuoi sogni, l’orefice della tua gioia.
Il tuo non è un sorriso ma un sole che ti sorge dal viso.
Maledetto tempo che ti poni tra noi e affetti cari come ostacolo su sentimenti, camicia di forza su abbracci, manetta su carezze, cerniera su baci, sipario su sorrisi. Deponi, almeno una volta, le tue lancette, sì affilate da ferire la maestà dei nostri grandi sogni.
La Felicità non è avvenimento o casualità, ma decisione e volontà.
Io ero un po’ della tua libertà e tu eri tutta la mia.
Saremo granelli e pulviscolo di un tempo lontano che perderà la memoria dei nostri sogni. Saremo orme distanti di mari differenti in un caotico mondo che avrà offeso mille volte i nostri desideri. Saremo rette parallele di un binario che avranno solo l’illusione della prospettiva per incontrarsi. Saremo due tropici che non parteciperanno mai allo stesso sole. Saremo Zenit e Nadir.
Fummo e avemmo nell’istante stesso dell’abbraccio svanito il quale tornammo subito più poveri e nettamente più soli.
Mi metterò in pari con i peccati per partecipare con le mie labbra al tuo sorriso, Paradiso dalla mia anima ambito.
San Valentino è come un 45 giri: l’Amore è il Lato A, il brano di successo, quello che danno ogni ora alla radio, il tormentone. La Solitudine è il lato B, il brano sficato.
Il mio primo vagito era già chiamare il tuo nome come potevo.
I tuoi occhi, orizzonti estivi in alta risoluzione. Le tue labbra, rosse valve a proteggere la perla della tua lingua. Il tuo corpo, traguardo preferito e vittorioso delle mie braccia: questa è la tua mappa, di te ho questi indizi, ora vediamo di trovarti. Niente è più segugio di un’anima in amore.
L’amore è quell’amico immaginario che abbiamo tutti in comune.
Guai a voi se vi fate imbambolare da chi vi usa e getta. Chi vi usa, getta e poi vi ricerca deve ritrovarvi completamente biodegradati in nuove felicità o quantomeno in nuove realtà.