Mario Mieli – Omosessualità
Lo status quo eterosessuale, tramite il “progressismo”, medita un’integrazione totale dell’omosessualità, un suo rientro (dalla porta di servizio) nelle strutture della famiglia.
Lo status quo eterosessuale, tramite il “progressismo”, medita un’integrazione totale dell’omosessualità, un suo rientro (dalla porta di servizio) nelle strutture della famiglia.
Ma il divieto antiomosessuale deve la sua forza, e il suo carattere di costrizione, proprio al rapporto con la sua controparte inconscia, il desiderio latente e non eliminato di omosessualità, ossia quella necessità profonda che manca di riconoscimento cosciente: “fondamento del tabù è un’azione proibita verso la quale esiste nell’inconscio una forte inclinazione”.
Ancor oggi, i più ritengono che la questione omosessuale concerna esclusivamente una minoranza, un numero limitato di froci e di lesbiche: non si vogliono rendere conto che, invece, fintanto che l’omosessualità resterà repressa, quello omosessuale sarà un problema riguardante tutti, dal momento che il desiderio gay è presente in ogni essere umano, è congenito, anche se attualmente, nella maggior parte dei casi, viene rimosso o quasi-rimosso.