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Matilde Marcuzzo

Matilde Marcuzzo – Stati d’Animo

Conoscerti è incontrare un’immagine senza tempo e senza passato, in un mondo sordo ai richiami che sembra riderne attraverso la mezza luna bugiarda di un cielo lucido di lacrime. La notte ti culla in una pennellata di blu e tu steso in contro alle stelle scaldi con un sorriso il vento impaziente che venga il sole. Trasportate dall’infinito cadono le ore sulle tue mani mascherando l’incertezza del nuovo giorno e le dita scivolano lente tra le corde, riflettono tra due accordi di silenzio, tremano poi dove forse tutto ha senso.

Matilde Marcuzzo – Stati d’Animo

Con occhi di azzurre vedute canta la mia libertà come figlia del vento. Lunghi vigneti come spazi fra i capelli, campi di grano, ulivi e cemento. Troppo lontana la mia libertà fatta di pioggia di neve, di rovi infiniti e bacche. Una corsa nel prato fra i girasoli dei miei dolci anni, la mia libertà agognata. Il temporale che bagna i corpi nel fieno appena colto, la mia libertà difesa. Mentre si apre il cielo su ripidi torrenti che carezzano le pietre, ospiti eterne de greto, la mia libertà costruisce fatica. Ecco, nasce l’arcobaleno col chiarore del primo giorno. Sbadiglia l’alba sul castello di stagnola, saluta anch’essa la libertà conquistata, mia ultima invenzione.

Matilde Marcuzzo – Frasi d’Amore

Un tempo ostico nello spazio di pochi attimi, eppur mi narravi, come un profumo di immagini diafane che non tacciono. Cosa è mai questa orma sulla spiaggia degli eroi? È forse il solco di un uragano andaluso che cerca solo noi stessi? O cos’altro? Forse, forse è qualcosa che ti lega alla tela del mio cielo a tratti irrequieti di un rosa pacato e guizzi di fumo, di fiori azzurri, di marzo, di gente e rivoluzione, di emozioni all’arrembaggio sulla linea infuocata dove riposa un tuo sguardo. Legame superbo e sottile in cui vivi il frammento di una vita, la mia.