Megan Zanin – Desiderio
Un abbraccio è vita dopo posso anche morire.
Un abbraccio è vita dopo posso anche morire.
Sentirsi, volersi, amanti nello stesso respiro.
Mani che stringono. Sguardi che scaldano. Noi, brividi d’infinito!
Voglio essere mani e sudore che lascino solchi sulla pelle, una carezza e un orgasmo al cuore, tenerezza e dolcezza, un graffio che ti devasta dentro. Voglio essere gelosia che ti avvelena, ti sfianca. Ti fa perdere la ragione e ti piega in due, non ti fa dormire la notte. Essere stilla di sangue che cola lentamente, ti corrode l’anima, ti scorre in vena senza sosta e pulsa. Voglio essere tempesta e impeto di vento, attraversarti il respiro, lasciarti senza fiato. Voglio essere desiderata, rincorsa, presa e sbattuta nei tuoi sospiri. Essere amata e odiata come femmina e donna, la tua.
Vorrei essere un sospiro che toglie il fiato, nasce dentro e ti muore in gola.
Quello che vorrei non lo dico, non lo dico mai. Lo lascio lì, rinchiuso a chiave in un silenzio che mi urla dentro.
Libera senza remore, legata, immersa e pregna di emozioni che lasciano senza fiato, assaporo la vita ubriaca di passione.E mi lascio invadere indecentemente, da fantasie proibite che hanno un sapore intenso. L’essenza di me.
Nella vita bisogna avere sempre il coraggio delle proprie azioni e la dignità di metterci sempre la faccia, e più che altro esporsi sempre in prima persona, non incaricare altri a farlo per noi, perché agire così è da vigliacchi. Forse qualcuno si crede furbo a fare ciò, ma non lo è affatto. Certe persone dovrebbero imparare a mettere in funzione il cervello e a capire che la furbizia non è mai sinonimo di intelligenza.
Sai quando ti accorgi di essere forte? Quando non cadi in insulse provocazioni Quando tutto scivola e a prevalere è la tua educazione.
Non sono unica né speciale, ma lascio il segno.
Certo che ci sta un casino di gente che ha il cervello talmente libero che sta in giro per il mondo a farsi i cazzi suoi.
Tesoro, ricordi quando ti ho detto che non sono vendicativa? Mentivo!
Non ho più tempo per i pazzi, per la neuro rivolgersi a due isolati più avanti.
Quelli che parleranno di me, si vanteranno di sapere, Io invece mi vanterò da sola per essere diventata il loro discorso.
Certa gente si commenta da sola. Se solo imparasse ad usare quella cosina chiamata cervello invece di sculettare sarebbe meglio!
Non ho più tempo per chi è ottusamente cieco da non vedere, e non ho più parole per chi è troppo sordo per ascoltare.
Devo imparare a dare di meno, e pretendere di più.