Philip Pullman – Libri
Chi può conoscere i sentimenti si un orso? Ma se mai un orso ha amato un essere umano, lui la ama.
Chi può conoscere i sentimenti si un orso? Ma se mai un orso ha amato un essere umano, lui la ama.
Come sembrava piccina! Will era stupito che quel viluppo di forza e fiamma che era Lyra da sveglia potesse sembrare così dolce e mite nel sonno.
-Avete mentito!-No – disse Lyra, – io ho mentito. Will non mente, non pensatelo nemmeno.
Guardò Will deliziata, e lo vide fiero e sprezzante.
Era intrepido come nessuno al mondo, e lei lo ammirava oltre ogni dire, ma lui non sapeva mentire o tradire o barare, tutte cose che per lei erano invece del tutto naturali, come respirare. Pensando a questo, Lyra si sentì virtuosa e appassionata, perché lei lo faceva per Will, non per se stessa.
Will inspirò l’odore del corpo addormentato di Lyra con profonda soddisfazione: era lì, era vera.
Si domandava se sarebbe mai giunto un momento nella sua vita in cui non avrebbe pensato a lui, non lo avrebbe ascoltato parlare nella sua testa, non avrebbe rivissuto ogni momento trascorso con lui, non avrebbe desiderato la sua voce, le sue mani, il suo amore. Non aveva mai pensato a come doveva essere amare qualcuno a tal punto; di tutte le cose che l’avevano sconcertata nelle sue avventure, questa era quella che la sconcertava di più. Pensava che la tenerezza che le lasciava nel cuore era come un livido che non sarebbe mai sparito, ma le sarebbe stato caro per sempre.
Si tennero abbracciati come i sopravvisuti di un naufragio, approdati tremanti su una costa desolata.
Tutti siamo soggetti al fato. Però tutti dobbiamo agire come se non lo fossimo. O morire di disperazione.
Lei poteva tornare indietro.Poteva dire: “No, è una pessima idea, non dobbiamo farlo.”Poteva essere fedele al suo cuore, al legame vitale che la univa a Pantalaimon, poteva anteporre questo a tutto, poteva allontanare il resto dalla sua mente,Ma non potè.
– è della stessa razza di Lord Asriel. Lo hai guardato negli occhi?- a dire la verità non ho osato.
– No – disse lui – il ricordo è una povera cosa. Io voglio la tua bocca, i tuoi capelli veri, le braccia e gli occhi non avrei mai immaginato di poter amare tanto!Oh, Lyra, vorrei che questa notte non finisse mai! Se soltanto potessimo starcene qui, e il mondo smettesse di girare e tutti si addormentassero… — Tutti tranne noi! Allora potremmo vivere qui per sempre e non fare altro che amarci! — Io ti amerò per sempre, qualsiasi cosa accada. Fino alla morte e anche dopo, e quando uscirò dalla terra della morte continuerò a vagare con tutti i miei atomi fino a quando non ti avrò ritrovata… — E io ti cercherò, Will, in ogni momento, ogni istante. E quando ci troveremo, ci abbracceremo così forte che niente e nessuno potrà più separarci. Ogni atomo di me e ogni atomo di te…Vivremo negli uccelli e nei fiori e nelle libellule e nei pini e nelle nuvole e nel pulviscolo dorato che aleggia nei raggi del sole…e quando useranno i nostri atomi per creare altre vite, non riusciranno a prenderne uno, dovranno prenderne due, uno tuo e uno mio, per quanto staremo stretti l’uno all’altra… –
E sapeva anche che i daimon non sarebbero più mutati, adesso, dopo aver sentito delle mani innamorato su di loro. Quelle erano le loro forme definitive: non ne desideravano altre.
Will si girò e le fece un puro sorriso, così radioso e gioioso che Lyra sentì qualcosa che incespicava e barcollava dentro di lei. insomma, così le sembrò, ma senza Pantalaimon non sapeva dire cosa significasse. Forse il suo cuore aveva trovato un altro modo di battere. Profondamente sorpresa, si impose di camminare dritta e di smettere di sentirsi frastornata.
C’era una barriera di rete a maglia fine, fra di loro, ma lui faceva ancora parte di lei, erano ancora uniti. Per ancora un secondo, o poco più, era ancora la sua anima, la cara e unica anima sua.
Lyra rimase distesa, immobile, ma con gli occhi spalancati nel buio; e il cuore le batteva forte.
Lei poteva tornare indietro.Poteva dire: “No, è una pessima idea, non dobbiamo farlo.”Poteva essere fedele…