Platone – Frasi Sagge
Concedetemi di diventare bello dentro, e che tutto ciò che ho fuori sia in accordo con ciò che ho nell’intimo.
Concedetemi di diventare bello dentro, e che tutto ciò che ho fuori sia in accordo con ciò che ho nell’intimo.
Pensi dunque che sia un bene, se uno fa le cose che gli sembrano migliori ma senza avere intelligenza? E questo tu lo chiami avere grande potere?
Rispetto a se stessi, amico mio, in che posizione si trovano? Nella posizione di chi comanda o in quella di chi è comandato? (…) Mi riferisco alla questione se ciascuno di essi comandi su se stesso. (…) Che sia temperante e padrone di se e che sappia comandare i piaceri e i desideri che dimorano dentro di sè.
Gli uomini ordinati sono più felici dei dissoluti.
È una brutta cosa (…) perché mira al piacere senza tener conto del sommo bene.
Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione, e la soluzione giusta.
Tu preferiresti subire ingiustizia piuttosto che commetterla? Io non preferirei nè l’uno nè l’altro; ma, se fosse necessario o commettere ingiustizia o subirla, sceglierei il subire ingiustizia piuttosto che il commetterla.
Io sostengo che chi è giusto e buono, sia uomo o donna, è felice, e che, invece, chi è ingiusto e malvagio è infelice.
il più grande dei mali è commettere ingiustizia.
Colui che uccide ingiustamente, mi pare degno di compassione. Invece, colui che uccide con giusta ragione l’ho definito ‘non invidiabile’.
Se uno, tiranno o retore che sia, uccide qualcuno o lo scaccia dalla città o lo spoglia dei beni, pensando che questo sia meglio per lui, mentre in realtà si dà il caso che sia peggio, senza dubbio costui fa ciò che gli pare (…) E fa forse, anche le cose che vuole, se, in realtà, si dà il caso che queste cose siano mali?
Neppure quando si subisce ingiustizia bisogna rispondere con ingiustizia, come credono i più, perché in nessun caso occorre compiere ingiustizia.
Non è il vivere da tenere nella massima considerazione, ma il vivere bene.
Davanti al giusto, io non mi arrenderei a nessuno per paura della morte e che, per non cedere, sono disposto anche a morire.
Il commettere ingiustizia dovrebbe essere peggiore che subirla, per il fatto di essergli superiore in male.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
Per chi intraprende cose belle, è bello soffrire, qualsiasi cosa gli tocchi.