Reana Rondina – Comportamento
Non intendo più sprecare tempo e parole, passo alle azioni, solo così forse mi farò capire.
Non intendo più sprecare tempo e parole, passo alle azioni, solo così forse mi farò capire.
Puoi dire e fare tutto il peggio contro di me, ma io volerò sempre in alto rispetto a te, tu hai il peso del tuo fango da portare.
Incredibile, il pensiero di alcune persone è più variabile del tempo. Ma un minimo di coerenza no?
Da oggi chi mi tratta in guanti bianchi, sarà trattato in guanti bianchi, chi mi tratta di merda, sarà immerso in un mare di merda.
Quante volte ci si preoccupa di altri prima che di noi stessi? Tante! Peccato che non tutti abbiano lo stesso pensiero.
I rapporti a senso unico, che siano d’amore o di amicizia, non sono mai onesti, c’è sempre uno che prende e uno che dà e le parti non si invertono mai.
Non sono facilmente influenzabile, ascolto molto la mia vocina e non è mai successo che sbagliasse, la mia dialettica non è in punta di forchetta, se ti devo mandare a quel paese non faccio giri strani, ma sono pronta a dare una mano sempre anche a chi meriterebbe calci in culo, è un mio difetto? Sicuramente sì, ma mi piacciono molto i miei difetti.
Mi fanno ridere quelli che dicono di parlare della loro vita, di raccontare se stessi nei link. Nessuno mette in piazza se stesso con tale facilità, ognuno di noi racconta una sensazione, un’emozione, negativa o positiva che sia, con parole proprie o di altri che magari calzano a pennello ma nessuno racconta se stesso, sarebbe folle.
Finché sono disponibile, attenta alle esigenze altrui va bene, non appena prendo un momento per me allora deludo, è proprio strana la gente.
Resto ferma, immobile, ci pensa il tempo a raccontare e a farmi capire tante cose.
Non dimentico nulla nel bene e nel male. Ma non amo faticare per niente, la vendetta è una fatica sprecata.
Ho fatto un tuffo nel mio passato, che sorpresa. Anche i mostri hanno imparato a scrivere, restano comunque mostri come allora.
È inutile che parliate. Quello che siete vi sovrasta sempre e fa un tale fragore che non riesco a sentire le parole con cui cercate di smentirlo.
L’egocentrismo e l’incoerenza sono sintomi che albergano nei cuori aridi di sentimento, poi con l’entrata di Facebook, i sintomi sono peggiorati. Fate attenzione a non prendere questo virus, non c’è antidoto.
Le mie 10 regole per vivere, non dico bene, ma in modo decente:1) vedere, sentire, capire tanto e fare la gnorri2) dare aiuto consapevole di cadere nel nulla appena risolto il problema e non ci si farà male3) usare il cervello in funzione di chi ti parla4) non smontare le convinzioni di megalomani e presuntuosi, li avresti sulla coscienza e tra le palle5) non parlare mai troppo e, cosa importante, mai di se stessi6) non prestare il fianco a nessuno né in bene né in male7) pesa bene le parole in ogni cosa che ti viene detta in confidenza, molto spesso sono balle8) farsi i cavoli propri e non giudicare mai a priori9) spiega se capisci che ti si presta attenzione sennò risparmia cervello e tasti che i pc costano10) non permetto a nessuno di farsi i cazzi miei e di mancarmi di rispetto, ho il vaffa molto veloce in questi casi.
L’indifferenza si accompagna all’indifferenza, si può vedere ma non parlare tanto quanto si può perdonare ma non dimenticare.
A te che per avere una vita devi crearne una artificiale, a te che sai fingere affetto e amorevole comprensione al prossimo, a te che sai camminare su entrambi i binari. Ricorda bene, quando finisce la vita artificiale finisci di volare e sarai in caduta verso il basso, senza possibilità di rialzarti, trascinando con te tutto il putridume che hai creato.