Sara Brillanti – Comportamento
Quando imparerai a far volteggiare la penna come me, allora sì, potrai puntarmela contro, adesso è meglio che la tieni in tasca.
Quando imparerai a far volteggiare la penna come me, allora sì, potrai puntarmela contro, adesso è meglio che la tieni in tasca.
Chi non si espone critica chi lo fa; chi si espone è troppo impegnato a farlo per criticare l’altro.
Andremo e torneremo ancora centinaia di volte, forse senza renderci conto che non siamo più un noi.
Smetti di sentirti qualcuno quando ti accorgi che non sei stato nessuno.
Viviamo con l’ossessione di darci un senso e moriamo tutti senza averlo scoperto.
Le tue parole tornano alla mente come un boomerang, prima o poi riuscirò ad evitarlo e far sì che ti colpisca lì, sul cuore, sempre che tu lo abbia.
L’indifferenza è il mio più alto indice di gradimento per il vostro atteggiamento.
Ho provato a vivere, poi era peccato, quindi sono tornata a morire.
Sto al tuo gioco finché capirai che ho giocato pure io, e allora sarai deluso, perché capirai che non sei l’unico astuto a consumare ossigeno su questa vasta terra.
Gli abbracci sospesi sono quelli che non abbiamo avuto il coraggio di dare.
L’indifferenza è il miglior vestito che calza alla provocazione.
La notte non troverei mai sonno e requie, la coscienza mi disturba sempre nelle ore più inopportune e non ha pietà neanche di un corpo stanco.
Chi parla troppo ha spesso troppo poco da dire.
Si cambia per essere come vuole la gente e si resta immutati dentro solo grazie alla maschera.
Amarsi non significa sopravvalutarsi.
Io ho provato ad essere come voi, poi sono tornata quella che ero, come ero, ma soprattutto chi ero.
La solitudine spesso ci appartiene, io faccio parte di essa.