Silvana Stremiz

Il prezzo della concretezza, è spesso un sogno lasciato a metà.

Quell’odio che nasce quando ci lascia la persona amata, non è che la voglia di averlo ancora tutto per noi.

Il non avere fatto e il non osato, regala sempre una piccola lacrima che si chiama rimpianto.

Ho imparato in questi mesi che in uno splendido sorriso ed un caloroso abbraccio si cela spesso l’opportunismo dell’arrivare.

Chi sono io per giudicare gli altri? Chi sono gli altri per giudicare me?

Predicare bene è facile, razzolare male anche.

Un sorriso a volte abbaglia, le parole incantano. Gli occhi parlano.

Se giochi sempre in difesa davanti alle tue emozioni, rischi di non saperle vivere veramente.

Nel dolore cresci, ti fortifichi, impari perfino a difenderti. Ti indurisci o ti ammorbidisci.

Come è difficile vederti volarepensando che qualcuno potrebbespezzarti le ali.

L’uomo quando non sa cosa dire si nasconde o fugge, la donna vuole comunque la verità.

Preferisco morire vivendo, che vivere morendo.

Non possiamo trattenere chi nella nostra vita non vuole restare.

Conosco pochi silenzi, che non siano frecce al cuore.

Non dire bravo, se pensi il contrario.

A volte è più comodo “non sentire” e “non vedere”.

Quando pensiamo di donare il silenzio ad una persona che ci ha voluto del bene o che ci ha amato, dobbiamo sempre tenere in considerazione che lo possiamo uccidere.