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Silvia Franco

Silvia Franco – Vita

Ho sempre pensato: nella vita è fortunato chi parte avvantaggiato. Ora penso che nella vita è fortunato chi parte. Chi riesce a partire. Chi riesce a sentire lo sparo nell’aria che dà il via. Chi ha capito che adesso è il momento di correre. Chi ha capito chi sono realmente i propri compagni di squadra e chi è capace di correre in solitaria fissando solo il proprio traguardo. Chi vince. Chi perde. Chi ha coraggio di confrontarsi. Chi ha il coraggio di mettersi in gioco. Ora penso che nella vita non importa da dove cominci, dove arrivi o quanta strada riesci a calpestare. L’importante è correre.

Silvia Franco – Vita

Le emozioni che ho vissuto sono tutte tatuate sul mio cuore. Quelle più forti hanno fatto certamente male ma non sbiadiranno mai. Quelle più grandi hanno ricoperto tutte le altre senza che io me ne accorgessi. Ed ora, che ho visto, spero ci sia ancora qualche angolo nascosto del mio cuore su cui poggiare l’ago.

Silvia Franco – Vita

Non sono mai stata brava a tornare sui miei passi. Perché per quanto io mi possa impegnare, non riuscirò mai a poggiare i piedi nello stesso identico punto su cui ho lasciato le impronte del mio passato. Perché niente può essere uguale a ciò che è già stato, se deve ancora essere.

Silvia Franco – Successo

Ho sempre pensato: nella vita è fortunato chi parte avvantaggiato. Ora penso che nella vita è fortunato chi parte. Chi riesce a partire. Chi riesce a sentire lo sparo nell’aria che dà il via. Chi ha capito che adesso è il momento di correre. Chi ha capito chi sono realmente i propri compagni di squadra e chi è capace di correre in solitaria fissando solo il proprio traguardo. Chi vince. Chi perde. Chi ha coraggio di confrontarsi. Chi ha il coraggio di mettersi in gioco. Ora penso che nella vita non importa da dove cominci, dove arrivi o quanta strada riesci a calpestare. L’importante è correre.

Silvia Franco – Stati d’Animo

Quanto vento deve passare ancora di qui? Quanto tempo ancora deve passare? Quando le foglie potranno smettere di tremare? Di tremare dalla paura di essere staccate e di essere portate lontano? Reggeranno questa volta i miei rami? Reggeranno, o verranno strappati con forza per poi cadere verso il basso, vicino alle radici, dove so che sarebbe impossibile arrivare. È troppo il rischio di spezzarsi per andare riprendersi qualcosa che non ti appartiene più. Posso solo rimanere immobile, come sempre, con lo sguardo verso l’infinito e chiedermi se il tempo che avrò a disposizione tra un soffio e l’altro sarà sufficiente. Sarà sufficiente? Sarò di nuovo pronto? Sarò in grado di resistere alla prossima raffica? Sarò ancora in grado di difendermi dal tempo che passa?