Valeria Federico – Vita
E quando la luna risplenderà il suo ultimo raggioe la notte urlerà il suo ultimo gridonoi dormiremo per sempre,avvolti nella malinconia di quella vitamai vissuta abbastanza.
E quando la luna risplenderà il suo ultimo raggioe la notte urlerà il suo ultimo gridonoi dormiremo per sempre,avvolti nella malinconia di quella vitamai vissuta abbastanza.
C’è vento di tragedia questa notte sul mare,sarà il crepuscolo dei tempi che verrannoo semplicemente quello dei tempi che furono?So soltanto che l’aria è gelida questa nottee che troppi pensieri contribuiscono a raffreddarmi il cuore.
Mai più tempo conterà i miei passi, se non quello che va al ritmo della musica.Mai più corsa smorzerà il mio fiato, se non quella che va da qui all’eternità.Mai più voce corromperà il mio cuore, se non quella di coloro che parlano con la lingua dell’amore.Mai più carta bianca resterà tra le mie dita, se non quella che è riposta in attesa del mio inchiostro.Mai più “mai” sussurrerà la mia bocca, se non quello che pronuncia nell’ingenuità di una speranza.
È come un fluire d’allucinazioni visive,scende come miele tra i miei capellie si libra nell’aria,trasformandosi in una magica aquila reale,che con le sue alimi consente di abbracciare il mondo.
Vivo nell’esplosione di un cannone,che fa tanto rumorema che lascia un terribile silenzio tutt’intorno.
Si può vivere una vitasenza mai sfiorare il cielo con un dito,ma si può vivere un istanteche ti fa abbracciare l’intero universo.
Le illusioni sono piccoli frammenti di speranza,che custodiamo gelosamenteper paura d’infrangerle.
A volte la realtà è più forte di qualsiasi sognoe t’incatena ad una vita,che non è esattamente quella che sognavi,ma è pur sempre la tua vita.L’unica a disposizione.
Riporre ogni delusionein una scatola di latta assieme ai ricordiè l’unica soluzione che ti permette di andare avanti,sperando che ingiallisca assieme ad essi.
Sto scappando dalla realtà, ma la vedo ancora, si affanna, m’insegue.E chissà se una volta lontana si farà sentire più forte.Fa paura, ma bisogna rischiare.Rischia, o resterai sempre in quel punto morto.O vinci o perdi.Senza regole né tregua.
Tutto questa notte tace,sotto il silenzio delle ombree l’argento della luna.
Duna dimenticata,ma che vive sotto il respiro del mondo,sotto le sfumature del cielo, sotto gli artigli del malee le ali del bene.Duna dispersa,ma eterna.
La notte mi addormento tra le soffici nuvolee guardando la luna abbraccio una stella,credendola il tuo viso.
Gocce di nottepiovono dalle viscere dell’infernosu quel paradiso chiamato Amore,ricoprendo di squalloreogni alone di splendore.
Io non so chi tu sia,se uno spirito che vaga nel ventoo un’anima posta nell’immensità delle nuvole,ma sono certa d’amarti.
Aria del mattino che spezza i confini del buio,librandosi nella luce del giorno.Sogno che svanisce assieme alla notte,ma che si avvera assieme all’alba.
Rimanere in un angolo di mondo,dove le fate hanno perso il loro incantoe i cavalieri vanno in cerca della loro principessa senza il cavallo bianco,un luogo privo d’amore e magia,dove regnano il rancore e le tenebre più oscure.Questo è il luogo del quale tu sei sovrano;il tuo regno è questo mio cuore spento.