Voltaire (François Marie Arouet) – Comportamento
Un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo.
Un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo.
Il senso comune non è così comune.
Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.
Disapprovo quel che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.
L’amore è un canovaccio fornito dalla natura e ricamato dall’immaginazione.
L’amore non è cieco. Cieco è l’amor proprio.
Fuggi, mio caro bene; tutto è scoperto. Un’inclinazione innocente che la natura autorizza, e che non ferisce in niente la società, è un delitto agli occhi degli uomini creduli e crudeli. […] Fuggi, o troppo caro amante! Poni in sicurezza quei giorni che non puoi più passare presso me. Ecco il fine di quei tempi felici, in cui la nostra reciproca tenerezza…Ah misera Zenoide, che hai tu fatto al cielo, per meritare un trattamento sì rigoroso? Io mi perdo: ricordati sempre della tua cara Zenoide. Caro bene, tu vivrai eternamente nel mio cuore: no, tu non hai compreso mai quanto io t’amassi… Possa tu ricevere, sulle mie labbra ardenti, il mio ultimo addio, e l’ultimo mio sospiro! Io mi sento vicina a raggiungere il padre infelice: la luce del giorno ora mi è in orrore; essa non illumina che misfatti.
Questo è l’amore! L’amore, il conforto dell’uman genere, il conservatore dell’universo, l’anima di tutti gli esseri sensibili, il tenero amore!
Un vecchio amore è come un granello di sabbia in un occhio, che ci tormenta sempre.
Ama la verità ma perdona l’errore.
I piaceri sensuali passano e svaniscono in un batter d’occhio, ma l’amicizia tra noi, la reciproca confidenza, le delizie del cuore, l’incantesimo dell’anima, queste cose non periscono, non possono essere distrutte. Ti amerò fino alla morte.
L’Amore è di tutte le passioni la più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo.
Non è l’amore che bisognava dipingere cieco, ma I’amor proprio.
Non c’è nessun paese della terra in cui l’amore non abbia reso gli amanti poeti.
Lo amavo come si ama per la prima volta, con idolatria, con passione.
L’amcizia è il matrimonio dell’anima.
Se la prima regola dell’amicizia è quella di coltivarla, la seconda è quella di essere indulgente quando la prima viene infranta.