Mi dicono “hey, sei forte!”. Devo esserlo per forza, ho dovuto esserlo per forza. Per sopravvivere. Perché questo mondo se ne fotte che tu sei buono, gli altri se ne fottono di te e se possono ti fottono. Perciò sono forte: perché non c’era altra via di uscita.
“La vita è proprio questo,” disse il Maestro. “Una serie di errori.”
In ogni piccolo attimo che scorre, si perde una buona occasione per definire ciò che più importante della “semplice mancanza del saper d’essere vivi”.
La vita è come un cornetto ripieno, gustosa e dolce nel mezzo, ma secca e stopposa sia all’inizio che alla fine.
La vita vive tutte le circostanze spiacevoli, raramente riesce a godere di qualche buona.
Si può dire che “forma significante” è la forma dietro la quale noi cogliamo il senso della realtà ultima.
Spesso l’apparenza inganna, come anche spesso si palesa e ti uccide!