Claudio Visconti De Padua – Tempi Moderni
Benché siamo tutti dotati di occhi, molti preferiscono guardarsi su un vetro!
Benché siamo tutti dotati di occhi, molti preferiscono guardarsi su un vetro!
Il poveraccio che chiami così è magari un padre che sta lottando contro tutti per poter lavorare e rendere felici i propri figli, la ragazza che chiami anoressica sta cercando di mangiare e non di vomitare, la signora che chiami vecchia sta tentando di farsi accettare non per le rughe ma per l’esperienza che ti può raccontare come si raccontano le storie di vita, il ragazzo gay non è un diverso ma è colui che riesce a mostrarsi al mondo per quello che è, senza vergogna. Se non sai nulla di loro, osservali, aprendo gli occhi e non la bocca.
Nelle distese dell’indifferenza c’è siccità di valori, carestia di umanità, moria di sentimenti.
Gli aztechi sacrificavano delle vite umane e si cibavano della carne delle vittime per paura che la luce del sole si affievolisse; noi ci illudiamo di non essere vittime sacrificali solo perché i potenti hanno di meglio da mangiare delle nostre membra, ma essi temono l’oscurità ed il loro potere brilla più del sole, ai loro occhi.
Il punto debole di quest’era è che tutti si sentono in dovere di divulgare qualcosa, anche chi non ha nulla da comunicare.
Corsa libera per schiantarsi contro un infinito finito. Prigione che sprigiona odore di marcio. Un gioco di parole per la luna di questa notte. Come un sole freddo sono le parole che non conoscono la primavera.
Non faccio in tempo a non seguire una moda, che mi vedo costretto subito dopo a ignorarne una nuova.
Più di auguri, abbiamo bisogno di tenere carezze, ai dolci gli abbracci, agli addobbi i sorrisi, agli eccessi la generosità, urge l’azione al discorso, la pratica alla teoria la fede alle feste, l’amore alle parole!
L’ironia è il superpotere dei moderni supereroi, sconfigge sempre il nemico che ha come unica arma l’inettitudine al confronto civile.
Siamo nell’era in cui non sono più gli uomini a prostituirsi, ma le loro coscienze.
Internet: Aumenta il numero di atei (o cosiddetti tali) che non sanno far altro che agire sotto l’impulso emozionale della ripicca sciocca e per niente di buon gusto, proprio come lo fanno i credenti fanatici e collerici che loro tanto odiano e combattano, ossia usare i social network per diffondere l’odio e la violenza verso quelli che non la pensano come loro o non li seguono nelle loro crociate. Se questo vuol dire “ateismo”, allora è meglio che “Caini” e “Abeli” si abbraccino e si bacino convulsamente sotto un’unica sola bandiera, quella dell’ignoranza e della presunzione collettiva.
Vuoi vivere un amore perfetto? Leggiti una favola.
Questo mondo ha smarrito “l’amore” la sua bussola di orientamento, la maggior parte della società punta a nord, a nord di mammona, credendo che quella sia la meta del viaggio, quando invece è l’arrivo al precipizio!
Ho idee ribelli in questo mondo di pensieri conformisti!
“Self”. Siamo la generazione devota ai pronomi riflessivi. Il resto non parla di noi e perciò non ci interessa, o meglio, non ci riguarda.
Il mondo muore, e noi? Guardiamo altrove!
Nei giorni d’oggi dietro una maschera fatta di crisi economica e ambientale mondana, si nasconde una crisi maggiore, che colpisce interiormente le persone ed è la mancanza d’amore.