Teo Erba – Felicità
Forse in quei tempi di crisi era da pazzi definirsi felici, la felicità scarseggiava un po sono sincero, ma tutto quello che potevamo avere ce lo concedevamo, eravamo tranquilli, amavamo respirare aria fresca, era tutto.
Forse in quei tempi di crisi era da pazzi definirsi felici, la felicità scarseggiava un po sono sincero, ma tutto quello che potevamo avere ce lo concedevamo, eravamo tranquilli, amavamo respirare aria fresca, era tutto.
Quando sei felice,quando il tuo cuoreè saturo di gioia,si sprigiona da te un sentimentoche coinvolge e contagiacome una malattia…
Il massimo non esiste, esiste l’essenza di massimo cioè la felicità.
Vado bene nel mio lavoro… e allora?Ho una bella famiglia… ma non mi capisce!Ho delle amicizie… ma siamo come estranei!Ho un amore… ma non mi vuole!Sono sano… ma questo mi costringe a sgobbare!Dov’è la felicità in tutto ciò?
Ci sono tante cose che odio, ma più di tutte è il solo pensiero che…
La Felicità completa non esiste.La Felicità è racchiusa in piccole gocce di vita, che a poco a poco si offrono, intiepidendo il nostro cammino.
Mi sono chiesta tante volte se la felicità ha un numero, un indirizzo, un cap, una residenza specifica. Mi sono chiesta se esista davvero. Mi sono chiesta se c’è un treno che ha come meta e rotta questa fantomatica parola. Come sempre, ho solo una risposta da esternare e da pronunciare a voce bassa: la felicità non è altro che seminare sorrisi in un prato dove erbacce e gramigna risiedono incontrastate senza rinunce. La felicità è fare un patto col destino, mentre desiderio e volontà si abbracciano e si amano, sotto questo cielo di mille contrasti e di acerbe contraddizioni e consapevolezze. Ecco cos’è la felicità: è amarsi incondizionatamente, è credere che qualcuno da qualche parte possa amarti davvero per quello che sei. La felicità è trovarsi sopra un precipizio, pronta a cadere ma anche pronta ad aggrapparsi alla speranza, quella speranza che ti tiene su mentre scivoli giù in quel dirupo di cattiverie. La felicità è essere pronti a mettere le ali e a volare, in qualsiasi momento, protetti indistintamente da ciò che si ha nel cuore.