Teobaldo Maccabeo – Frasi sulla Natura
L’alba, come il vivere, ha radici più profonde.
L’alba, come il vivere, ha radici più profonde.
Tutto questa notte tace,sotto il silenzio delle ombree l’argento della luna.
Questa primavera è ancora troppo innamorata dell’autunno per poter andare avanti e fiorire di nuovo.
Anche le formiche fanno la guerra, anche le api hanno uno Stato, anche i castori accumulano beni di consumo.
Camminare a piedi nudi sulla battigia mi fa sentire tutt’uno col mondo, partecipe del progetto divino della natura.
Oggi in giardino c’è festa, cinguettano gli uccellini, volano qua e là, senza una direzione. Si rincorrono, salgono e poi scendono, allegri chiacchiericci come tumultuosa scolaresca il primo giorno di scuola. Quante cose dell’inverno avranno da raccontarsi, chissà. I primi germogli dei narcisi, i fiori bianchi e rosa del pesco, i primi getti del giglio, fiori selvatici spontanei sconosciuti che timidamente si affacciano miracolo della natura finora sonnecchiante e assente. Poi boom, un esplodere a “nuova vita”. Ammirata penso. Ecco, forse accade così anche agli esseri umani quando, per la troppa sofferenza, subiscono una sorta di trauma. Inconsapevolmente forse si appartano, si chiudono, entrano in un mondo tutto loro fatto di silenzi e di ricordi che pungono. Si sentono abbattuti, quasi sconfitti e restano lì, inermi con l’inverno nel cuore, cadono in un simbolico letargo, esattamente come in inverno la natura: vivi sì, ma dormienti in attesa di qualcosa, di un pungolo, della primavera forse, la primavera come sorta di rinnovamento, di nuova vita, di risveglio, di rinascita, la primavera come stagione di nuovi colori nuovi profumi nuovi sproni. La tanto attesa primavera nel cuore.
Lupo, libera il mio spirito. Aquila, portalo sinuosa sulla luna.