Teresa D’Auria – Frasi Sagge
Ascoltare è prestare attenzione e se sai ascoltare sai anche amare.
Ascoltare è prestare attenzione e se sai ascoltare sai anche amare.
A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare.
Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo.
Il selvaggio che ha fame coglie il frutto dall’albero e mangia. Il cittadino che ha fame, nella società civile, compra della frutta da qualcuno che l’ha acquistata da qualcun altro che l’ha acquistata da colui che l’ha colta dall’albero.
Chissà cos’è che muove il cuore lungo i legami familiari. A volte non si tratta di frequentazioni abitudinarie, ma percepisci quel senso di appartenenza che dà il valore più alto e nobile al tuo sangue. Forse perché riconosci la profondità di uno sguardo, ne desideri la vicinanza… Forse perché riassapori i profumi della tua infanzia. E ti muovi tra i ricordi, come un matto cui sono rimasti solo i sogni per vivere davvero. All’improvviso voci, mani, rimproveri bonari ti si accomodano dolcemente accanto. Ti senti stretto in una morsa. Non c’è altro, oltre i ricordi. Puoi affannarti a cercare di liberarti dai giorni che passi schiacciato tra ansie e insoddisfazioni. Ma tutto ciò che ti manca non tornerà. Se riuscirai a non morire dentro, per questo, potrai insegnare che l’amore contempla il lutto come una delle sue più alte declinazioni. L’amore è sostanza, che impregna il tuo continuo andare. L’amore è perfetto, nella sua totalità. L’amore è totale, nella sua sofferenza.
Ma avete fatto caso che in fondo i vostri nemici non hanno un carattere diverse dai vostri amici?
Il cuore non è soltanto un muscolo che batte indipendente, ma è il centro di tutto; compresi i pensieri. Il cuore è la mente, e il cervello ubbidisce ad esso. Forse è un concetto folle ma io credo in questo.
A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare.
Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo.
Il selvaggio che ha fame coglie il frutto dall’albero e mangia. Il cittadino che ha fame, nella società civile, compra della frutta da qualcuno che l’ha acquistata da qualcun altro che l’ha acquistata da colui che l’ha colta dall’albero.
Chissà cos’è che muove il cuore lungo i legami familiari. A volte non si tratta di frequentazioni abitudinarie, ma percepisci quel senso di appartenenza che dà il valore più alto e nobile al tuo sangue. Forse perché riconosci la profondità di uno sguardo, ne desideri la vicinanza… Forse perché riassapori i profumi della tua infanzia. E ti muovi tra i ricordi, come un matto cui sono rimasti solo i sogni per vivere davvero. All’improvviso voci, mani, rimproveri bonari ti si accomodano dolcemente accanto. Ti senti stretto in una morsa. Non c’è altro, oltre i ricordi. Puoi affannarti a cercare di liberarti dai giorni che passi schiacciato tra ansie e insoddisfazioni. Ma tutto ciò che ti manca non tornerà. Se riuscirai a non morire dentro, per questo, potrai insegnare che l’amore contempla il lutto come una delle sue più alte declinazioni. L’amore è sostanza, che impregna il tuo continuo andare. L’amore è perfetto, nella sua totalità. L’amore è totale, nella sua sofferenza.
Ma avete fatto caso che in fondo i vostri nemici non hanno un carattere diverse dai vostri amici?
Il cuore non è soltanto un muscolo che batte indipendente, ma è il centro di tutto; compresi i pensieri. Il cuore è la mente, e il cervello ubbidisce ad esso. Forse è un concetto folle ma io credo in questo.
A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare.
Per quanto viaggiamo in tutto il mondo per trovare ciò che è bello, dobbiamo portarlo con noi oppure non lo troveremo.
Il selvaggio che ha fame coglie il frutto dall’albero e mangia. Il cittadino che ha fame, nella società civile, compra della frutta da qualcuno che l’ha acquistata da qualcun altro che l’ha acquistata da colui che l’ha colta dall’albero.
Chissà cos’è che muove il cuore lungo i legami familiari. A volte non si tratta di frequentazioni abitudinarie, ma percepisci quel senso di appartenenza che dà il valore più alto e nobile al tuo sangue. Forse perché riconosci la profondità di uno sguardo, ne desideri la vicinanza… Forse perché riassapori i profumi della tua infanzia. E ti muovi tra i ricordi, come un matto cui sono rimasti solo i sogni per vivere davvero. All’improvviso voci, mani, rimproveri bonari ti si accomodano dolcemente accanto. Ti senti stretto in una morsa. Non c’è altro, oltre i ricordi. Puoi affannarti a cercare di liberarti dai giorni che passi schiacciato tra ansie e insoddisfazioni. Ma tutto ciò che ti manca non tornerà. Se riuscirai a non morire dentro, per questo, potrai insegnare che l’amore contempla il lutto come una delle sue più alte declinazioni. L’amore è sostanza, che impregna il tuo continuo andare. L’amore è perfetto, nella sua totalità. L’amore è totale, nella sua sofferenza.
Ma avete fatto caso che in fondo i vostri nemici non hanno un carattere diverse dai vostri amici?
Il cuore non è soltanto un muscolo che batte indipendente, ma è il centro di tutto; compresi i pensieri. Il cuore è la mente, e il cervello ubbidisce ad esso. Forse è un concetto folle ma io credo in questo.