Teresa D’Auria – Stati d’Animo
Se la sensibilità fosse uno strumento per molta gente sarebbe un violino senza corde perché esse vibrano soltanto nell’animo di un cuore grande.
Se la sensibilità fosse uno strumento per molta gente sarebbe un violino senza corde perché esse vibrano soltanto nell’animo di un cuore grande.
A volte mi sembra di aver sentito tutto quello che c’era da sentire e da qui in avanti non sentirò niente di nuovo.
Ti dicono sempre: segui il cuore. Ed è quello che faccio da sempre, perché il cuore è mio, come anche le cicatrici su di esso.Le sento, le vivo e vedo gli effetti non sempre piacevoli. Seguo e servo il mio cuore e nessuno, oltre me, porta il fardello del male che ho ricevuto, e nessuno mi è vicino nel viaggio verso il futuro. Sceglierò sempre la stessa strada. Quella del cuore.
Possiamo scusarci per tante cose, ma non possiamo sentirci in colpa di provare un sentimento.
Non devo niente a nessuno. Eccetto un po di felicità a me stessa.
Non sopporto le persone che usano troppo spesso un “ci sentiamo” ad un “ci vediamo” o meglio ancora “vediamoci”. Ci sono troppi telefoni che squillano, troppe persone attaccate ad un “mi piace” a delle foto, status, link, troppi “mi manchi” scritti. Sono poche ormai le persone che provano a raggiungersi, poche quelle che danno ancora importanza ai dettagli, di un “mi piaci” sussurrato piano, quasi da impauriti. Poche persone ormai, come me, sprofondano in sguardi, in baci, in mani che si toccano.
Lo stomaco in subbuglio, la testa che scoppia e le lacrime che rigano il viso, o la voglia di spaccar tutto. Quell’odore nauseante che solo l’amara delusione conosce.