Theodor Wiesengrund Adorno – Vita
Dopo Auschwitz non è più possibile la poesia.
Dopo Auschwitz non è più possibile la poesia.
Il mondo è di tutti, ma non tutti sanno starci: c’è chi si stringe per far posto ad altri, c’è chi spinge per crearsi più spazio.
È passato il mezzogiorno, aveva fretta, si è fermato solo un secondo.
La bufera può durare un attimo, ma è abbastanza per lasciarle distruggere una città intera. E nello stesso modo in cui è stata distrutta, verrà ricostruita, con mura più forti e più salde, pronte all’arrivo di una nuova tempesta.
Il pessimista è uno che ha conosciuto bene un ottimista.
Ci chiediamo perché viviamo, e una vita non basta per capirne il senso.
Le bambine rimaste molto da sole da grandi sono donne irresistibili. Così sono le sirene. Si vedono la sera a certe latitudini nuotare nell’acqua fluorescente la pelle dolce, d’incanto e sotto di rame. A volte, di giorno escono dall’acqua, restano ferme all’ombra sotto i portici e sentono rifiorire il rimpianto.