Thomas (Alva) Edison – Scienza e tecnologia
Tra 15 anni si userà l’elettricità più per le auto che per la luce.
Tra 15 anni si userà l’elettricità più per le auto che per la luce.
I Pitar erano splendidi. Alti, imponenti, così attraenti da lasciare affascinati, erano tanto umani quanto belli. […] i maschi erano magnifici, alti ed eleganti, benché non in modo intimidatorio, forniti di una muscolatura che dava loro movimenti elastici e felini, avevano facce volitive e senza alcun difetto. I loro lineamenti facevano venir spontanea la definizione “cesellati”.
Con la mia macchina, vi faccio saltare la testa in un batter d’occhio, e voi non soffrite.
Tutta la conoscenza umana rimane fallibile, congetturale. Non esiste nessuna giustificazione compresa, beninteso, nessuna giustificazione definitiva di una confutazione.
Considero le dottrine evoluzionistiche di Darwin, Haeckel e Huxley, come tramontate senza speranza.
Allarme di scienziato: Il futuro dell’uomo è a una drammatica stretta, ho visto un panda con la mia faccia sulla maglietta.
Pensava che fossi un fattore di stimolo sul suo nastro della realtà, disse fra se. Così ha creduto che sarei morta quando lui fosse “morto”. Che strano, riflettè. Perché mai lo avrà pensato? Non aveva mai avuto contatti con il mondo reale; aveva “vissuto” in un mondo elettronico tutto suo. Che strano.”Signor Danceman” disse quando il collegamento con l’ufficio venne stabilito. “Poole è andato. Si è autodistrutto proprio di fronte a me. Sarà meglio che venga qui.””Finalmente ce ne siamo liberati.””Sì, è contento?””Manderò un paio di uomini dal negozio”, rispose Danceman.Dietro la donna, vide Poole che giaceva accanto al tavolo della cucina. “Vada a casa a riposarsi” disse, dandole istruzioni. “Deve essere stanca dopo tutto questo.””Sì. Grazie, signor Danceman.” Sarah riagganciò e resto lì, immobile, senza uno scopo. Fu allora che notò qualcosa. Le mie mani, pensò. Le tenne alzate. Come mai riesco a vedere attraverso le mie mani?Anche i muri della stanza stavano diventando confusi. Tremando, tornò dove giaceva l’inerte robot e rimase accanto a lui, non sapendo cosa fare. Attraverso le sue gambe vedeva la moquette, poi la moquette si fece confusa, e lei vide, attraverso essa, ulteriori strati di materia che si disintegravano. Forse se riesco a fondere insieme le due estremità… pensò. Ma non sapeva come. E anche Poole stava cominciando a svanire. Il vento del primo mattino le soffiò addosso, ma Sarah non lo senti; ormai aveva quasi smesso di sentire.Il vento continuò a soffiare.