Tiller – Frasi Sagge
Di tutte le miserie che affliggono l’individuo, egli stesso è l’artefice, e le gioie che egli si costruisce non valgono la quarta parte della fatica che fa per acquistarle.
Di tutte le miserie che affliggono l’individuo, egli stesso è l’artefice, e le gioie che egli si costruisce non valgono la quarta parte della fatica che fa per acquistarle.
Penso che sia sbagliato avere idoli, sia per quanto riguarda la letteratura, sia la musica e ogni altra forma d’arte; ecco perché “Mito”: ognuno deve essere idolo di se stesso. Questo pseudonimo, al contrario di come può sembrare, non è una forma di presunzione, ma un messaggio che voglio lanciare ai giovani, soprattutto ai giovani artisti esordienti: credete in voi stessi e cercate di non imitare gli altri, siate gli idoli di voi stessi.
La sensibilità e l’empatia di qualcuno non sono dei bonus da usare quanto si vuole. La pazienza ha i suoi limiti che finisce rovinosamente dove si toccano gli amici. Un padre che ama i suoi figli dovrebbe amarli e correggerli secondo giustizia anche col bastone, ma solo per evitare loro legnate peggiori, e nel regno deterioramenti devastanti che coinvolgerebbero pure lui.
La delusione per ciò che si credeva pienamente è una lieve carezza, la stessa è causa di una sofferenza più ampia del suo tocco. Semplice è averla, basta un solo attimo e tutto può svanire. Il suo passo, porta alla difficoltà più grande nel saper rinunciare alla vita che si era tanto pianificata e desiderata. Tanta amarezza e poca fiducia, sono gli effetti del suo passaggio. Non temere di combattere errori, pensieri o di cadere continuamente. Cerca di vivere e non di sopravvivere; per alcuni è proprio questo l’aspetto più complesso che si cela dietro la parola vita.
La vita e un puzzle, tanti pezzi ma nessuno uguale l’altro, tanti, a noi tocca sapere unire le parti e non perderne nessuna, che sarebbe questo nel corso della nostra vita. Alla fine quando metteremo l’ultimo pezzo, vedremo di quello che abbiamo vissuto.
C’è chi parla con la bocca solo per giudicare, c’è chi parla con il cuore e non vede malizia e poi c’è chi dimentica che siamo tutti sotto lo stesso cielo. Quindi, oggi a me, domani a te.
Il farmaco della dura austerità, come hanno osservato diversi economisti, anziché risanare il malato lo indebolisce ancora più inesorabilmente. Senza chiedersi per quali ragioni le aziende e gli Stati si siano indebitati – il rigore, stranamente, non intacca la corruzione dilagante e i favolosi stipendi di ex politici, manager, banchieri e superconsulenti! -, i molteplici registri di questa deriva recessiva non sono per nulla turbati dal fatto che a pagare siano soprattutto la classe media e i più deboli, milioni di esseri umani innocenti espropriati della loro dignità.