Tommaso Gattai – Cielo
Quando il cielo si tinge d’arancio posso finalmente ritrovare la dimensione che mi appartiene, la calma interiore che placa la mia mente dal turbinio della superficiale frenetica inutilità del mondo.
Quando il cielo si tinge d’arancio posso finalmente ritrovare la dimensione che mi appartiene, la calma interiore che placa la mia mente dal turbinio della superficiale frenetica inutilità del mondo.
La luna? Un abat-jour sul mondo.
Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere e dalla corrente a portare…
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Il cielo ci sovrasta e con i suoi umori ci influenza sempre verso il buonumore…
Dalla finestra scorgo il cielo: oggi mi assomiglia, triste e cupo, abitato da nuvole grigie. Solo un lieve scorcio più chiaro fa sperare, con sollievo, ad un’apertura di serenità. Anche lui, sempre in movimento come la vita, ci illuminerà, ancora, di luce e calore di giorno e, stellato, brillerà di notte.
Quando il cielo notturno è terso, il pensiero dominante è rivolto al sole, possibile protagonista…