Tommaso Gattai – Desiderio
Voglio andare là dove i pigmenti colorano l’anima, nel posto in cui è mantenuta incontaminata l’eternità; tra i grandi monti laddove puro come bruma di bosco è rimasto l’animo umano.
Voglio andare là dove i pigmenti colorano l’anima, nel posto in cui è mantenuta incontaminata l’eternità; tra i grandi monti laddove puro come bruma di bosco è rimasto l’animo umano.
Vuoto assordante con eco la tua assenza.
Per vivere in un mondo migliore bisognerebbe imparare ad apprezzare i sentimenti e non solo le cose.
Uffa! Ma quando arriva l’alba!?Che da ultimo scacci le tenebre, rivaleggi con l’oscurità, abbagli con la sua tenue luce, sfolgorando nella notte!
Due pensieri complici non hanno bisogno di un incontro per toccarsi.
Quanto vorrei che avessero torto tutti i miei punti di svista.
Io non voglio un anno pieno di cose strabilianti e fantastiche. Voglio un anno finalmente sereno. Fatto di cose piccole, semplici e concrete. Voglio un anno come ai vecchi tempi, dove alzarsi al mattino non era sentirsi come se dovessimo affrontare un’altra guerra, ma una nuova giornata. Voglio un anno con più pace, meno dolori e incazzature. Un anno più sereno e vero.
Vuoto assordante con eco la tua assenza.
Per vivere in un mondo migliore bisognerebbe imparare ad apprezzare i sentimenti e non solo le cose.
Uffa! Ma quando arriva l’alba!?Che da ultimo scacci le tenebre, rivaleggi con l’oscurità, abbagli con la sua tenue luce, sfolgorando nella notte!
Due pensieri complici non hanno bisogno di un incontro per toccarsi.
Quanto vorrei che avessero torto tutti i miei punti di svista.
Io non voglio un anno pieno di cose strabilianti e fantastiche. Voglio un anno finalmente sereno. Fatto di cose piccole, semplici e concrete. Voglio un anno come ai vecchi tempi, dove alzarsi al mattino non era sentirsi come se dovessimo affrontare un’altra guerra, ma una nuova giornata. Voglio un anno con più pace, meno dolori e incazzature. Un anno più sereno e vero.
Vuoto assordante con eco la tua assenza.
Per vivere in un mondo migliore bisognerebbe imparare ad apprezzare i sentimenti e non solo le cose.
Uffa! Ma quando arriva l’alba!?Che da ultimo scacci le tenebre, rivaleggi con l’oscurità, abbagli con la sua tenue luce, sfolgorando nella notte!
Due pensieri complici non hanno bisogno di un incontro per toccarsi.
Quanto vorrei che avessero torto tutti i miei punti di svista.
Io non voglio un anno pieno di cose strabilianti e fantastiche. Voglio un anno finalmente sereno. Fatto di cose piccole, semplici e concrete. Voglio un anno come ai vecchi tempi, dove alzarsi al mattino non era sentirsi come se dovessimo affrontare un’altra guerra, ma una nuova giornata. Voglio un anno con più pace, meno dolori e incazzature. Un anno più sereno e vero.