Tommaso Longobardi – Politica
Non mi vergogno di essere italiano. Mi vergogno solo di essere rappresentato da politici indegni che rovinano ogni santo giorno uno dei paesi più belli al mondo.
Non mi vergogno di essere italiano. Mi vergogno solo di essere rappresentato da politici indegni che rovinano ogni santo giorno uno dei paesi più belli al mondo.
Noi continuiamo a fare la guerra ai politici, purtroppo senza i risultati che vorremmo, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo anche molti “vicini di casa” che meritano lo stesso trattamento.
Prestando fede nelle dichiarazioni della Lewinsky parrebbe che il “gingillo” di Clinton non andrebbe oltre i 9 centimetri.Del vecchio, ma anche del nuovo, regime comunista cinese niente traspare, però più d’una voce dimensiona il pene di Mao in 7 centimetri.Adolfo sfarfallava in gusti passivi curvando dal pedofilo all’incesto determinati dall’impotenza di quel pene tanto sottile quanto corto.Troppe vite in pochi centimetri.Proporrei una legge che vieta il comando a chi dotato meno di 18 centimetri.
Il motto di molti politici è: intanto facciamoci re, di cosa lo vedremo poi.
Ci sono molte Italie:- quella di merda delle istituzioni e il potere;- quella barbara delle caste e delle cosche;- quella ipocrita delle parrocchie e beneficenze;- quella ignorante imprenditrice sfruttatrice;- quella civile che si vergogna di tutte le altre.L’Italia civile deve andare al potere e lavare tutte le vergogne.
Ulula il vento ed infuria la tempesta. In questa situazione, nel recente passato, chi era al timone della malconcia navicella Italia, per salvare il salvabile, ha adottato delle misure cautelative alquanto opinabili. Piccole imprese, artigiani, ceto medio e la larga base dei lavoratori sono stati colpiti pesantemente dalla mannaia salva Italia. I grandi patrimoni sono stati “sapientemente” risparmiati e protetti. Le banche sono state “generosamente” aiutate. Questa strategia, darsi la zappa sui piedi, ha ovviamente prodotto i suoi frutti avvelenati e funesti. Adesso, che siamo chiamati ad esprimere il nostro voto alle urne, il responso dovrebbe essere univoco. Un passo falso e potremmo trovarci alla mercè della potente nazione tedesca.
Alla Rai non sposterò nemmeno una pianta.