Tommaso Longobardi – Politica
Non è la politica a far diventare ladro il candidato, è il tuo voto che permette al ladro di essere eletto e rappresentarci in politica.
Non è la politica a far diventare ladro il candidato, è il tuo voto che permette al ladro di essere eletto e rappresentarci in politica.
Chi si è autonominato nuovo padrone del paese alla prima occasione utile ha dimostrato di essere servo, padrone e complice di quelli che ha combattuto, a parole, per arrivare. Ormai questo paese non è neppure più capace di partorire (buoni) dittatori.
Berlusconi però è uno che reagisce bene, anche quando c’ha i processi. È uno di carattere, bisogna ammetterlo. Anche questo processo sui fondi neri alle Fiamme Gialle che c’ha ora con Gherardo Colombo farebbe paura a tutti. Ma lui ha dichiarato ai giornali: “No, no, sono tranquillo, sono sereno, la notte dormo come un bambino”. Cioè si sveglia ogni tre ore e piange.
È più facile cercare di far passare l’idea che c’è differenza fra la percezione dei reati ed il loro numero reale, che molti di questi vengono commessi soprattutto perché c’è chi si fa fregare, è ignorante, ingenuo e sbadato, piuttosto che dire che il vero motivo è perché ci sono troppi furbi, troppi delinquenti, troppi impuniti in giro.Il “c’è chi si fa fregare” chiama in causa il singolo, il “fesso” di turno, quasi lo accusa, lo ridicolizza. E serve a coprire la realtà, cioè che i delinquenti ci sono ed aumentano perché il loro resta un mestiere che conviene. Riconoscere questo coinvolgerebbe le istituzioni e le costringerebbe a dover ammettere il loro fallimento.
I politici sono i primi a volere che i giovani capaci se ne vadano all’estero. Temono che se restassero qui prima o poi riuscirebbero a strapparli di mano quel giocattolo che si chiama Italia.
I politici con le parole propongono una “società civile” ma con i fatti portano ad una “guerra civile”
Se non puoi demolire un ragionamento, almeno puoi demolire il ragionatore.