Tonino Guerra (Antonio Guerra) – Stati d’Animo
Un vecchio che visse solo in un villaggio abbandonato, visto che ero in pena per lui, mi ha gridato: “Ricordati che la solitudine tiene compagnia”.
Un vecchio che visse solo in un villaggio abbandonato, visto che ero in pena per lui, mi ha gridato: “Ricordati che la solitudine tiene compagnia”.
Se volete trovare qualcuno che vi comprenda veramente, totalmente e profondamente, guardatevi allo specchio e la troverete.
Ho molti delusioni, amarezze, paure,la colpa è solo mia,perché la rassegnazione fa la soluzione.
È già Mattina, il sole illumina il mio viso sorridente grazie a te, i miei occhi felici perché tu ci sei, perché tu sei prima cosa bella che visto.
La mia fragilità si è affacciata alla consapevolezza quando ho compreso di essere una persona variabile. Per anni ho vissuto sentendomi unico, insostituibile e non fraintendibile. Eppure ho incontrato una moltitudine di soggetti in grado di idealizzare la mia figura al punto di stravolgerla completamente, reinventandola dalla radice; molti si sono sbagliati, così, ad ogni mia parola, potevo vedere un attacco diretto alla persona che loro vedevano in me.La mia fragilità più grande è proprio questa: essere inesistente per come sono per me agli occhi di chi mi circonda. Perché io vivo con ogni cellula delle mie membra, eppure sofferenze e gioie possono non arrivare agli occhi degli altri, così come le mie parole rischiano di mutare durante il tragitto.
Il freddo delle parole di certo non riscaldano, ma sanno bruciare tanto!
C’è chi le chiama “emozioni”. Io preferisco chiamarle “schiaffi”. Certo, belle, piene, sincere e indimenticabili. Ma pur sempre schiaffi. Agli occhi, nello stomaco, all’anima.