Tony Mancino – Stati d’Animo
Brividi. Quell’istante prima, quella sensazione sulla pelle di un’emozione che da freddo, la pelle al sfiorarsi anche al solo desiderio di stare insieme. Giusto quell’istante da brividi, prima che i corpi s’accendono.
Brividi. Quell’istante prima, quella sensazione sulla pelle di un’emozione che da freddo, la pelle al sfiorarsi anche al solo desiderio di stare insieme. Giusto quell’istante da brividi, prima che i corpi s’accendono.
Mi odio. Mi odio perché sono il tipo di persona che non riesce a tirar fuori le solite frasi dolci. Non a voce. Ci provo pure a farle uscire, tra me e me penso “adesso glielo dico un – mi manchi”. Ma come se in quel momento, come un nodo stretto, mi andasse via la voce. Non sono portata per i “ti amo” urlati, per i “abbracciami” richiesti. Sono più la ragazza di un “vaffanculo”, di un “ti odio”, di “non li voglio i tuoi baci”, seguiti da sorrisi, da abbracci silenziosi. Mi odio perché sono così chiusa, barricata in me stessa, mix di paure e incertezze da portare una corazza, chiamata “acidità”.
Se si soffre il dolore si è propensi al perdono.
La forza dell’amore nulla teme, ed anche il dolore, si disolverà nel vento.
Solo uno spirito disperato può raggiungere la serenità, e per essere disperati bisogna aver molto vissuto e amare ancora il mondo.
A Natale si torna sempre tutti a casa, anche solo con il cuore.
Devo capire, per viverti, quali sono i miei e i tuoi sentimenti, ma se questo non fosse possibile, allora lasciamo perdere.