Laila Andreoni – Tristezza
La solitudine logora il cuore, e lentamente rende opaco quello che una volta era il suo splendore.
La solitudine logora il cuore, e lentamente rende opaco quello che una volta era il suo splendore.
Il mio dolore è il mio migliore amico. Ha fatto di me un uomo.
Ci sono giorni che la malinconia ti assale, vorresti spaccare il mondo in due, le persone ti deludono e infrangono le tue aspettative, ma bisogna essere forti e pensare solamente a una cosa, chi ti delude non merita la tua presenza, solo chi ti vuole bene veramente non bada a come sei e a chi sei ma ti accetta con i pregi e i difetti affrontando insieme le difficoltà che la vita ogni giorno ti mette davanti.
La solitudine è il peggiore dei mali. Purtroppo, proprio perché troppo spaventati da questa, finiamo per accettare persone egoiste ed egocentriche e persino malvagie, soltanto per avere un illusione di amicizia e d’affetto.
Nella sofferenza i desideri, le speranze, i sogni s’infrangono; nel martirio i timori, le paure, gl’incubi s’avverano.
Brutta bestia la nostalgia! Ti viene a trovare nei momenti più impensabili e ti avvolge nelle sue spire. Ti fa sua, si insinua in ogni angolo del tuo essere e graffia la tua anima ripetutamente. E ad ogni suo passaggio ti lascia inerme, senza neanche la forza di leccarti le ferite.
Mi amareggiano i pensieri, mi amareggino certi pensieri, mi amareggia ora tutto quello che succede, ma sono io strana o è il mondo che è strano!
Siamo circondati da troppi occhi che piangono e da pochi anzi pochissimi sorrisi sinceri.
Il dolore ha questo di bello. Quando lo attraversi, puoi vedere solo la luce. E se è un particolare dolore, estremamente complicato, dopo ti aspetta solo l’assoluta felicità di quando, guardandoti allo specchio, non ti manchi, ma ti hai.
Nella solitudine, come nelle sofferenza, non guardarti intorno non ne hai bisogno perché chi ti vuole bene sa farsi sentire.
Credo che nulla valga come quando ti manca qualcuno, perché quella mancanza è la conferma che quel qualcuno è un pezzo di te.
Ho occhi, per vedere. Ho cuore, per sentire. Ho una spada, per tagliare. Ho il velo, per celare. Ho il silenzio, per parlare.
Dannato è colui che ricerca la felicità ma vive solo di tristezza.
Nella vita puoi rimanere deluso solo quando ti aspetti qualcosa da qualcuno.
Che tristezza pensare a persone che fino a poco tempo prima ti esaltavano anche esageratamente, e subito dopo, hanno un comportamento a dir poco discutibile. Che tristezza ascoltare belle parole verso quello che hai fatto, e subito dopo un mutismo spaventoso. Che tristezza pensare che persone a cui hai dimostrato stima, considerazione, affetto e soprattutto rispetto, tutto d’un tratto cambiano atteggiamento. Che tristezza essersi illuso di aver incontrato una persona “unica”. Che tristezza aver immaginato qualcosa di grande. Dimostrazione che tante, troppe volte, le cose belle, poi così belle non sono. Che tristezza tutto questo. Però, c’è qualcosa di grandioso: la convinzione di operare per il bene, la certezza di lottare, la gioia di vedere anche una sola persona che ti apprezza. Se poi saranno più persone, allora sarà idilliaco. Signore, mi affido a te: quello che faccio non è gradito agli altri? Pazienza, l’importante è che lo sia per te.
Vorrei non essere umana per non sentire questo dolore.
Il dolore fa parte della vita; meglio viverlo con lo spirito giusto.