Angelica Horus – Tristezza
Nel buio profondo, un abbraccio vale una vita.
Nel buio profondo, un abbraccio vale una vita.
La solitudine è una malattia e non può curare il male di esser stati o aver vissuto troppo per qualcuno, Dio altrimenti non avrebbe fatto distinzioni tra le specie viventidandoci cuore e sentimenti.
Ogni lacrima che solca il tuo viso è una parte della tua vita che va via lasciandoti l’amaro sulle labbra.
È un triste Natale,un Natale senza addobbi oregali che possano risvegliare il mio animo.La notte lentamente scende e mentrela città si illumina a festaio mi nascondo al mondo.Scappo da questa felicità non cercata,non voglio conforto, non cercotenui sorrisi che mi doninoun flebile bagliore di speranza.Voglio solo rimanere solo con il mio dolore,un dolore che affonda le sue radicifin dove l’occhio umano non può vedere.
Se mi guardo allo specchio,vedo riflesse tutte le paroleche non riesco a dire,tutte le paure che mi porto dietro.Mentre le immagini lentamentesi dissolvono,i miei occhi guardano già altrovealla ricerca di quel volto invisibileche possa dare un sensoa questo mio vagareper le strade della vita.
Disperazione che stagna, come un treno che non partirà mai.
Finto buonismo, amici di tutti, calma apparente, quieto vivere, ipocrisia, mani avanti, controllo, manipolazione, calcolo, tanta gente. Io non ci sto, meglio quattro amici che una folla di sconosciuti.
Una delle domande più difficili a cui rispondere è “come stai?” quando non vorresti pensarci nemmeno tu.
Spesso il sorriso è frutto della finzione.
Quando non ci sono valori non c’è anima; lì prende possesso l’odio, il rancore, l’ignoranza, l’invidia. Si radicano dentro, e il vuoto diventa terra, radice, nel buio della ragione.
Il freddo delle parole di certo non riscaldano, ma sanno bruciare tanto!
Non è facile dimenticare chi con una carezza ci ha fatto sognare.
Una persona importante rimane tale anche quando non puoi più abbracciarla. Il suo ricordo non smetterà mai di essere una presenza costante nel nostro cuore.
Le cose non vanno affatto bene quando capisci di dover andare avanti ma non sai con quale dei due piedi devi ripartire.
Ho costruito castelli troppo grandi su persone dannatamente piccole.
Ho visto persone essere giudicate forti solo perché erano fredde. Pochi hanno capito che quella freddezza era solo un muro pieno di dolore e tanta sofferenza.
Quando il dolore chiama, rispondi! È una chiamata di emergenza, una questione di vita o di morte dell’anima.