Barbara Brussa – Tristezza
La tristezza di un sogno non vissuto, intrappola l’anima in una prigione senza muri; impossibile anche solo aggrapparsi alle pareti dei ricordi…
La tristezza di un sogno non vissuto, intrappola l’anima in una prigione senza muri; impossibile anche solo aggrapparsi alle pareti dei ricordi…
Con mani tremanti,lascio scorrere le mie ditasu questa tastiera,cercando poche lettereche, unendole insieme,vogliono poter scrivereciò che ti vorrei sussurrare:Amami meno,ma pensami spesso!
Il mio cuore sta sanguinandoè stato trafitto infinitevolte dalle tue parole.Ho sperato in un tuo ritorno,ma non c’è ritorno per chinon mi vede più.Ti avrei dato la mia vitaperché senza di te nonavrebbe senso rimanere su questo mondo.Sono rimasto solo con i miei ricordicercando di capire il “perché” di questa decisionema ormai tutto è perso, tutto è finito.
Spesso la superficialità viene sottovalutata, e soprattutto le persone che promettevano di non dare delusioni le lasciano sul loro cammino.
Sono giunta troppo tardi in un mondo troppo vecchio.
La cosa più brutta al mondo non è vivere la sofferenza ma vederla negli occhi di altri… e non poter far nulla.
Ci sarà un motivo se quando sono triste non vengo a cercarti.Forse perché il motivo della mia tristezza sei tu, ma non te ne accorgi e continui a farmi male…
Lo so che le parole sono futile commento in una giornata triste, ma se la luce può attraversare le nubi, allora si può avere il sole tutti i giorni.
Non saremo mai in grado di apprezzare tutte le sfumature della Felicità, se non abbiamo avuto la possibilità di vivere il dolore.
Tristezza:è ridere quando si vuole piangere.È andare via quando si vuole rimanere.È ricevere un no quando si aspetta un sì.È prima di tutto, odiare quando si vuole amare.
Tutti abbiamo il diritto di essere triste, ma non abbiamo il diritto di portare questo avanti…
Oggi il mio dolore è così intenso, che credo che la felicità è una malattia e la tristezza è mia unica salute.
Non ci vedo se mi manchi tu. Sono come un fiore in un mondo senza luce; una goccia d’acqua senza nessuna sorgente e nessun mare a cui ricongiungersi. Sale intorno a me. Sale intorno a cui nulla cresce. Stelle senza un cielo da dove brillare; lacrime senza un volto da cui scendere.
Camminando lungo il sentiero della mia immaginazione, la mia anima si perde piangendo lacrime di disperazione.
A volte il silenzio fa troppo rumore.
Adoro la solitudine perché ci ritrovo me stessa e credo che chi ne rifugga abbia soltanto paura di ritrovarvici la propria vera essenza.
Non ho rabbia né dolore. Non ho lacrime né urla. Il vuoto… ben tornato.