Davide Trezzi – Tristezza
Quando tocchi il fondo non è detto che si possa solo risalire: puoi anche iniziare a scavarti la fossa.
Quando tocchi il fondo non è detto che si possa solo risalire: puoi anche iniziare a scavarti la fossa.
Il coraggio vero si mostra quando si ha la forza di ammettere le proprie paure!
E di punto in bianco il mondo crollò ai mie piedi e l’abisso apri le sue porte per accogliermi… l’addove un tempo c’era felicita ora c’è solo un silenzio e un vuoto… ad accogliermi ogni giorno…
Guardare il buio e vedervi solo un’immensa tristezza… chiudere gli occhi e piangere anche nei sogni… sperare che al risveglio tutto sia svanito, ma rendersi conto che non svanirà mai… non svanirà mai il male che ogni giorno mi stai facendo con la tua indifferenza… mi chiedi di dimenticare e tornare amici, ma non ti accorgi che questo mi uccide, ogni minuto, ogni secondo di più.
Cosa mi rimane del tempo e dell’energia impiegati ad amarti…la consapevolezza che tutto ha un limite, tranne il dolore!
È triste pensare che le esperienze felici, un giorno potrebbero diventare i ricordi più terribili da sopportare.
Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di… manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un’altra dimensione. Entri nell’emozione del colore giusto.
Sono andata via… senza guardarmi indietro… ho lasciato tutto quello che avevo… e ce l’ho fatta. Almeno così pensavo…Ti rivedo spesso, troppo spesso e mi fai male. Mi fa male guardarti, sorriderti, dirti “ciao”. La maggior parte delle volte mi giro dalla parte opposta. Ma ti sento, sì, ti sento mentre mi guardi, mentre mi osservi… e allora i nostri sguardi si incontrano, per un attimo. Non dici niente, maledizione… non dici niente e mi fai male. Eccolo. Sta arrivando. Il mio fidanzato. L’uomo che io ho scelto. Sorrido lo saluto… e almeno per il momento… non ti guardo più.
Sarebbe bello se…se solo potessi esprimere quello che il mio animo stà attraversando, solo allora potrei vivere la mia vita per come dovrebbe essere!Libera da false ipocrisie, finte amicizie, e lontana dall’ignoranza della gente che ti giudica senza conoscerti!
Solo cadendo sulle incertezze ci si rialza con le certezze.
Nello specchio non vedo nessuno, nessuno che io voglia.
Tra la polvere diradata vedo delle ombre lontane, sembrano amiche… spero sia così.
Non capisco il perché tutto appaia così distorto e difficile, ma aspetto… l’attesa mi uccide.
I cattivi pensieri, come gli ospiti indesiderati, arrivano senza avvisare, con maleducazione non bussano e invadono il tuo spazio senza chiederti se permesso…
Come sempre la notte mi appartiene e nel rifugio di angoli di ombre mi nascondo.
La delusione è l’inevitabilità di una lacrima, o meglio, è una rottura col mondo.
Si sentiva invisibile, inadatta, incompresa.È il destino di tutti quelli che Sentono troppo.Il destino di tutti quelli che Amano troppo.La via obbligata del troppo pensare è veder svanire, sotto un velo di incomprensibilità, questo illogico mondoe restare irrimediabilmente soli…