Paolo Covini – Tristezza
Triste, le cose torneranno mai come prima?
Triste, le cose torneranno mai come prima?
Delusa da tanta ipocrisia che non rende verità, scavalco i muri degli ideali perduti per riscoprire il senso dell’umanità.
Se incrocio i tuoi occhivoglio piangere con Te…
Alcune pagine della nostra vita andrebbero scritte con una matita, piuttosto che con una normale penna…
La ragazza scrive…scrive con le sue lacrime…lacrime nere di dolore…Imbratta il muro bianco… candido…come lo è stato un giorno la sua anima…
Credo che nulla sia per sempre.Continuo a guardare oggetti che prima avevano un motivo di esistere e uno strano alone d’amore intorno, e che ora invece ricambiano il mio sguardo e mi fissano con un misto di tristezza, pietà, compassione e intrinseco dispiacere represso per la loro stessa esistenza, ormai teoricamente inutile.E lo stesso identico sguardo lo ricevo anche dallo specchio del mio bagno, ogni mattina.
Quando una persona a te cara viene a mancare un anno sembra un’eternità, sembra quasi non fosse mai esistita e si trattasse solo di un bellissimo sogno.
Addio papà. Mi lasci con l’animo in tumulto ed un vuoto che non potrà essere più colmato.
La nostalgia della felicità è causa di cronica infelicità.
Basta, sono stanco di essere triste, voglio scrivere qualcosa di divertente… posso avere l’aiuto del pubblico?
Talmente sensibile da desiderare di piangere, ma non abbastanza da essere in grado di farlo veramente.
Quando non riesco a comprendere il perché di quanto mi accade sento la mia anima tuffarsi nel vuoto e forte mi prende la voglia di non aprire il paracadute e darmi alla caduta libera.
Mi manca la tua bocca quando si univa con la mia per diventare una sola cosa!
Lo senti nell’Anima se qualcuno ti manca! Se riesci a stare lontano e sopravvivere al tempo… Non è lui che ti manca… non la sua voce… la sua risata… le sue parole… il suo Amore! No ti manca solo riempire il vuoto… null’altro.
Frammenti di ricordi cullati dalle cristalline acque del pensiero, macerie di speranze spezzate dal bagliore del sole.
Sguardo vuoto dagli occhi assenti. Nessuna voce, solo un respiro affannoso…Soffre l’animo nei suoi tormenti. Sanguina… il cuore sanguina sul tempo delle ferite mai chiuse.
La sofferenza non è una scelta… non si sceglie di soffrire come di non soffrire… è un emozione, anche se negativa, ma pur sempre un’emozione… e come tale non è controllabile… ci svegliamo e viviamo… l’unica cosa che possiamo controllare sono le nostre azioni… Quando il controllo ci sfugge di mano, ecco, è in quel preciso istante che cominciamo a soffrire… un errore, una scelta sbagliata… ciò che dovremmo fare è sbagliare il meno possibile, ma siamo esseri imperfetti e come tali ci tocca la nostra piccola parte di dolore… se siamo fortunati riusciamo a fare del male solo a noi stessi… se non lo siamo, e abbiamo un minimo di coscienza, il dolore ci tormenterà… e non saranno delle scuse a lavarci la coscienza…