Damiano Villi – Tristezza
Lentamente una sigaretta ormai giunta al filtro si spegne così come la mia vita senza te…
Lentamente una sigaretta ormai giunta al filtro si spegne così come la mia vita senza te…
Triste, le cose torneranno mai come prima?
Se incrocio i tuoi occhivoglio piangere con Te…
La ragazza scrive…scrive con le sue lacrime…lacrime nere di dolore…Imbratta il muro bianco… candido…come lo è stato un giorno la sua anima…
Una volta, una signora anziana mi disse: non si muore di sofferenze, ci si convive e prima o poi si affievoliscono, le mettiamo da parte, in un piccolo angolo della nostra mente, in modo da non soffrirne sempre, ma tornano ogni tanto quando qualcosa le fa riemergere. Parole sante dette da chi ha trascorso una vita di esperienze buone e cattive, un bagaglio di verità che si tramanda di uomo in uomo, non c’è persona che non soffra per qualsiasi motivo o che sia felice. Io penso che chi è troppo sensibile, per natura, è sottoposto a soffrire più degli altri, ma ha la grande capacità di dare e ricevere amore senza riserve; al contrario chi possiede quella strana maschera di persona fredda e calcolatrice, non amerà mai nessuno completamente, ma vagherà sempre nel limbo senza sapere quale strada deve prendere per essere felice, e non ci sarà mai pace per certe persone, perché vagheranno sempre alla ricerca di non si sa cosa, neanche loro lo sanno.
Frammenti di ricordi cullati dalle cristalline acque del pensiero, macerie di speranze spezzate dal bagliore del sole.
La sofferenza non è una scelta… non si sceglie di soffrire come di non soffrire… è un emozione, anche se negativa, ma pur sempre un’emozione… e come tale non è controllabile… ci svegliamo e viviamo… l’unica cosa che possiamo controllare sono le nostre azioni… Quando il controllo ci sfugge di mano, ecco, è in quel preciso istante che cominciamo a soffrire… un errore, una scelta sbagliata… ciò che dovremmo fare è sbagliare il meno possibile, ma siamo esseri imperfetti e come tali ci tocca la nostra piccola parte di dolore… se siamo fortunati riusciamo a fare del male solo a noi stessi… se non lo siamo, e abbiamo un minimo di coscienza, il dolore ci tormenterà… e non saranno delle scuse a lavarci la coscienza…
Sono le persone silenziose quelle che hanno di più da trasmettere. Sembrano vuote, mentre dentro esplodono e nessuno se ne accorge.
Non è forte chi soffre ma continua ad amare. Lo è chi ha amato ma ha deciso di non stare più male.
Dentro di noi c’è sempre una voce che urla, il problema è che non sempre le persone lo sentono.
Come fosse l’ombra di se stessa usava farsi chiamare “Lei”, prigioniera di un’invisibile forza, che giorno dopo giorno l’attirava sempre più verso il suo gelido abbraccio.
Molte volte ci illudiamo di stordirci nella confusione, ma troviamo silenzio di parole, ci illudiamo di realizzare un sogno stordendoci nel vuoto di pensieri, ma il rumore del silenzio ti fa gridare.Ascoltiamo il nostro grigio silenzio e aspettiamo di sentire una nota colorata!
Credo che nulla sia per sempre.Continuo a guardare oggetti che prima avevano un motivo di esistere e uno strano alone d’amore intorno, e che ora invece ricambiano il mio sguardo e mi fissano con un misto di tristezza, pietà, compassione e intrinseco dispiacere represso per la loro stessa esistenza, ormai teoricamente inutile.E lo stesso identico sguardo lo ricevo anche dallo specchio del mio bagno, ogni mattina.
Quando una persona a te cara viene a mancare un anno sembra un’eternità, sembra quasi non fosse mai esistita e si trattasse solo di un bellissimo sogno.
Addio papà. Mi lasci con l’animo in tumulto ed un vuoto che non potrà essere più colmato.
La nostalgia della felicità è causa di cronica infelicità.
Basta, sono stanco di essere triste, voglio scrivere qualcosa di divertente… posso avere l’aiuto del pubblico?