Umberto Capotummino – Vita
Conchiglie rilucono disperse fuori del mare mago imbiancato dal vento. Al frastuono risponde anche il mare bianchissimo che chiude il cuore.
Conchiglie rilucono disperse fuori del mare mago imbiancato dal vento. Al frastuono risponde anche il mare bianchissimo che chiude il cuore.
Definirei una “vita” perfetta, quella in cui si potesse nascere vecchi e col passare degli anni diventare bambini, per poi poter di nuovo ripercorrere la stessa strada in senso inverso, con la possibilità di correggere quegli errori di inesperienza.
Vorrei vivere ogni singolo momento istintivamente, fregandomene delle regole inutili che ci incatenano alla superficialità della vita, della buona educazione, abbracciare solo l’ideologia della vita, isolando bigotti e ben pensanti. Ma purtroppo in questo mondo bisogna combattere per conquistare ogni centimetro di libertà, consumare le scarpe camminando tranquillo lungo la strada che porta all’ultima fermata.
Ho una grande stima per i miei occhi… non mi tradiscono mai e non mi nascondono mai la verità.
Dovremmo avere la consapevolezza che ogni attimo della nostra vita è prezioso, dovremmo sgombrare il nostro cuore dai rancori, dall’astio, dovremmo spazzare via le nuvole che lo ingrigiscono e assaporare ogni istante della nostra vita.
Il peso del nostro viaggio è più leggero se è diviso in due!
Maschera di carta peste, a volte basta una sola lacrima per scioglierla. Guardando tutta la merda che ce in giro. Essere se stessi e faticoso, doloroso, gravoso un fardello da portarsi appresso. Ma essere stessi vuol dire anche avere personalità, dignità coerenza e rispetto per la propria persona.