Valentina Ametano – Accontentarsi
Non mi va di uscire, per adesso, fintanto che non torni ad essere di bocca buona… perché non ci sono rapporti umani degni di essere chiamati tali… che palle quest’epoca.
Non mi va di uscire, per adesso, fintanto che non torni ad essere di bocca buona… perché non ci sono rapporti umani degni di essere chiamati tali… che palle quest’epoca.
Dio chiude i suoi occhi quando noi cerchiamo, e li riapre quando siamo nella quiete.
Al raggiungimento di un desiderio perseguito ogni lamentela è importuna.
Un libro e un quadro: regali da tenere gelosamente tra le cose più care.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire che valgo poco, quindi merito il niente… io non lo voglio il niente, io voglio il “tutto” o perlomeno quello che merito, quello che desidero, quello per cui lotto tutti i santi giorni, sono nata senza chiederlo, posso almeno vivere come voglio? Io non ci trovo nulla di sbagliato a non accontentarsi, viviamo in un epoca dove le principesse sposano gli operai e baciano i rospi, dove i cani si innamorano dei gatti e i topi col gatto ci vanno a nozze, e dovrei accontentarmi io? Non se ne parla!
Andare per la propria strada o condividere la vita.
Ogni scritto ha un suo spessore come le mine delle matite da disegno, ognuna traccia un segno, le b sono morbide, più è alto il numero più sono morbide, le h sono dure, più è alto il numero più sono dure, la hb è quella intermedia e anche la più comune. A chi legge o esamina la scelta!