Valentino Bompiani – Libri
Un uomo che legge ne vale due.
Un uomo che legge ne vale due.
Le suggerì, inoltre, di scrivere una testimonianza che un giorno potesse servire per portare alla luce il terribile segreto che stava vivendo, affinché il mondo venisse al corrente dell’orrore che avveniva parallelamente all’esistenza pacifica e ordinata di quelli che non volevano sapere, di quelli che non potevano restare ancorati all’illusione di una vita normale, di quelli che non potevano negare, di quelli che stavano a galla sopra un mare di gemiti, ignorando, contro ogni evidenza, che a pochi isolati dal loro mondo felice c’erano gli altri, quelli che sopravvivono o muoiono dalla parte buia.
Quell’uomo aveva suscitato in lei profondi sentimenti, sentimenti che credeva sepolti da tempo. Ma lo amava? Affrontò la domanda con circospezione, intimorita dalle conseguenze che poteva comportare ammettere una cosa del genere.
Scusami se te lo dico, ma a volte è più facile confidarsi con un estraneo.
Per me sei tutto ciò che esiste.
La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida.
Un filosofo o un letterato possono scrivere un libro, ma solo i lettori lo possono far parlare e dandogli voce, far sì che la gente lo ascolti.