Valeria D’Amato – Stati d’Animo
Mi fanno compagnia i tuoi silenzi e dicono più di quanto tu mi abbia mai detto.
Mi fanno compagnia i tuoi silenzi e dicono più di quanto tu mi abbia mai detto.
Eri scritto dentro di me ancor prima che nascessi, tu ed io siamo stati scelti per capire insieme cos’è l’amore e così ci siamo amati alla follia, abbiamo vissuto ogni attimo come eterno, tu hai lasciato che conoscessi la tua anima ed io ti ho aperto le porte della mia… Quando si entra nell’anima non si esce più… puoi uscire dal cuore, ma dall’anima no…Oggi lì ci sei ancora anche se non sei più al mio fianco, oggi vado avanti, ma non senza di te, perché basta guardarmi dentro e ti trovo, sempre lì, vivo come un tempo… Hai scelto per noi e ho dovuto accettarlo, hai scelto la tua strada e hai lasciato la nostra… Mi domando spesso che senso abbbia avuto tutto questo, perché c’è un senso a tutto anche quando non lo capiamo e mi rassicuro solo quando penso che l’amore ha i suoi motivi, i suoi tempi, i suoi destini e se è vero che i corpi possono anche slegarsi, due anime allacciate da sempre no, non possono, non riescono pur volendo, perché si appartengono… Questa è la realtà… Tu mi appartieni, sempre e comunque tu sei parte del mio Io e se è stato così dall’inizio, sarà così fino alla fine dei miei giorni e oltre… La vita cambia e ci cambia per fortuna, ma tu resti, anche se molte cose sono cambiate nella mia vita… Tu resti capisci? Tu ci sei… Ed io non posso far altro che abbandonarmi a questa dura, ma dolce consapevolezza… Ti penserò, ti ricorderò, ti sentirò… riuscirai ad ascoltarmi?… Mi piace credere di sì…
Si libra alto nel cielo il pensiero di uno spirito libero, e l’anima ne coglie i paesaggi.
Son un vecchio relitto d’uomo abbandonato sulla riva di una spiaggia infinita con l’anima di un bambino che respira e vive ogni emozione come se fosse la prima volta, emozionandosi dove altri ridono, piangendo dove gli altri passano indifferenti, nessuno raccoglie i miei resti e son vittima di un tempo che mai clemente fu!
La notte i pensieri ritornano alla mente. Non tutti, solo i più “importanti”.
Tempo fa la fortuna bussò alla mia porta, la sfortuna volle che io fossi sotto la doccia!
Ci sono cose che non tollero, e tu sei una di quelle, e nota bene, ti ho definito “cosa” non persona.