Valeria Ferraro – Abbandonare
Mi ha ferito il tuo voltarti, ma la vicinanza non si chiede, ed io non la chiederò.
Mi ha ferito il tuo voltarti, ma la vicinanza non si chiede, ed io non la chiederò.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Non mi infastidisce chi è davanti a me, ma l’indifferenza sorda di chi non ascolta il mio grido di aiuto.
“Per chiudere il cuore bisogna necessariamente pugnalarne altri”. Povera donna che sei, devi così ferire e ferirti per vivere. Povera eredità che lasci, lacrime per piangerti e odiarti. Ma io ti perdono nonna, perché in queste lacrime così violente e amare vedo che stai invecchiando. Io ti perdono perché in questo odio sputato e iniettato vedo che alla fine ti stai lentamente avvelenando da sola. Io ti perdono perché sono colei che potrà farlo. Ti è stato regalato il sole… nonna ti è stato regalato il sole! Non lo hai guardato. Eppure era lì davanti a te per ben due generazioni, c’era la donna e c’era l’uomo. Nonna ti è stato regalato il sole! Io ti regalo la luce e prego, prego che un giorno tu possa vederla.
Cammini a ritroso nei sentimenti fino a sparirevattenenon voltartichiudi la porta alle tue spallema perché non giri la chiave nella serraturacos’è quello spiraglio di angoli di luce socchiusi.
Chiedo perdono per questo mio peccato di vanto, ma chi mi perde ci perde.
È regola dell’uomo avveduto abbandonare le cose che lo abbandonano; cioè, non aspettare di essere un astro al tramonto.