Valeria Violetta Camboni – Stati d’Animo
Sono vera perché ho un cuore che si emoziona ancora, perché non so fingere sui sentimenti e non so nascondermi dietro falsi sorrisi.
Sono vera perché ho un cuore che si emoziona ancora, perché non so fingere sui sentimenti e non so nascondermi dietro falsi sorrisi.
L’addio è un’enfasi, un’insensata festa dell’infelicità.
Vorrei essere un po’ diversa da me stessa, ogni tanto però.
Nel mio cuore ho creato un barriera che è a prova di dolore: c’è l’estinzione di qualunque forma di attaccamento.
L’incoerenza fa a pugni con la costanza della ragione, è quella mancanza di fermezza nei propositi, nelle aspettative nei rapporti umani, è impressionante come l’incoerenza della gente può stravolgere le nostre più intime convinzioni lasciandoci delusi e avviliti.
Sì, lascio la mia beatitudine e faccio ritorno anche agli uomini, che vanno e vengono spesso con dei fardelli. Forse li ho giudicati male, ma non credo. D’altronde non li ho giudicati (…) Forse ho solo voglia di sentirlo dire ancora una volta. Ancora una piccola volta. Eppure no, non ho voglia di nulla.
E mi ci vorrebbe d’essere un esperto chirurgo per fermare la pelle con punti di sutura puliti e netti a ricamarla. Sono, purtroppo, un macellaio, artista di scempi. Rattoppare visibilmente è il mio mestiere. In ultimo, sono la voce d’inchiostro con cui narro di questi miei tagli. E della tua mano.