Valerio Massimo Manfredi – Libri
Non è un uomo che si possa addomesticare. Sarà come accarezzare un leopardo.
Non è un uomo che si possa addomesticare. Sarà come accarezzare un leopardo.
Ogniqualvolta scopro il mio libro tra le mani di una persona, mi sento sfogliare come un albero d’autunno.
E allora perché diavolo tutto quell’entusiasmo nel vedermi? Come se valicando quella porta avessi dato un senso alla sua giornata.
La freccia gli si piantò alla base del collo ed egli si accasciò contro la parete e mentre l’anima gli usciva gorgogliando dalla ferita gli occhi gli s’arrovesciarono all’indietro e potè vedere per un momento dentro di sé. Vi trovò il villaggio natio, le acque scintillanti del mare e i suoi passi di fanciullo lungo la riva, sentì gli spruzzi e la schiuma e la sabbia dorata sotto i piedi, il calore del sole sulle spalle nude. Desiderò di non essere mai partito mentre, piangendo, scendeva per sempre nel buio e nel freddo.
Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l’hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è una cosa bella da tenere in testa, ma non la puoi avere sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e oscuro.
Il bimbo aveva capito: gli adulti soffiano via gli incanti, rovinano le cose, sanno troppo e frantumano i sogni.
Un buon libro è quello che viene aperto con trepidazione e chiuso con profitto.