Valerio Varaldo – Figli e bambini
Non finirò mai di ringraziarti ed esserti grato per quel piccolo fiore con gli occhi azzurri che mi hai donato.
Non finirò mai di ringraziarti ed esserti grato per quel piccolo fiore con gli occhi azzurri che mi hai donato.
Il ricorso a una bambinaia per l’accudimento infantile non dovrebbe essere un’usanza ormai da-tata?
Le disabilità sono un problema per chi le vive ancor di più per chi non le capisce.
La quiete si sacrifica alla nascita di un figlio.
I figli non sono mai un errore, errori viventi, sono coloro che solo la pensano una cosa del genere.
Con i figli, quando non sai cosa dire, parla di te ti ascolteranno.
“Dove sei… dove sei…””Ecco la camomilla.””Grazie. Come fai con cinque figli?””Come farei senza…””Troppe preoccupazioni, ansie, dolori…””Non lo so, Eleonora. Viene un momento in cui ti rendi conto che tu hai partecipato a qualcosa di più grande. Non sei tu ad aver dato la vita, anche se l’hai portata. A poco a poco ho capito che portarla significa che ti è affidata. Questo mi dà una grande serenità. E poi non hai idea che carica ti dà l’amore di cinque figli…””e se tuo marito se ne andasse?””C’è stato un momento in cui volevo andarmene io…””Tu?””Si. Ero stanca, mi sentivo sola.””E poi?””Mi sentivo sola, ma alla fine forse non lo ero. Gliene ho parlato e lui ha comprato due biglietti d’aereo e pochi giorni dopo siamo partiti per New York. Ci siamo fermati una settimana. Io non c’ero mai stata e lui mi ha portato nei posti che aveva visitato da ragazzo nell’estate dopo la maturità.””E i ragazzi?””Sparsi tra amici e parenti…””Sembra un film…””Nei film certe cose succedono perché qualcuno le fa nella realtà.”