Umberto Capotummino – Figli e bambini
Non ho incanti, escluso un tenero riflesso che tu mi dai.
Non ho incanti, escluso un tenero riflesso che tu mi dai.
Restare bambini nell’anima con la maturità e l’esperienza di un adulto è la fortuna più grande che c’è.
I bambini figlio di notaio, figlio di operaio figlio di imprenditore, figlio di artigiano bimbo diversamente abile, bimbo normale bimbo iperattivo, bimbo tranquillo bimbo benestante, bimbo con scarse risorse il mondo moderno spesso sceglie di imporre delle etichette guardiamoli nel loro splendore, nella luce che donano alla nostra vita, al futuro puro che ci danno e non parleremo con facilità di semplici bambini. Diciamo sempre ai nostri figli: “i bambini sono tutti uguali” e i pregiudizi moriranno.
I sorrisi dei bambini sono come coriandoli che punteggiano l’allegria.
Se tocchi i miei amici, le persone che amo divento molto più cattiva di quello che appaio quando tocchi me! Se tocchi mio figlio invece firmi la tua condanna a morte!
“Non se ne parla nemmeno!”, disse mio padre.”Perché?””Perché sei stata bocciata!”.”Ma è stato due anni fa!”.
Ti accorgi di essere cresciuto quando ti chiedono “cosa vuoi fare da grande?” E tu non ci pensi nemmeno minimamente di rispondere “la principessa”.