Vera Santoro – Religione
Cristo è morto con lebraccia aperte, affinchè nel momento del bisogno potesse richiuderle e abbracciarmi
Cristo è morto con lebraccia aperte, affinchè nel momento del bisogno potesse richiuderle e abbracciarmi
Le credenze religiose degli uomini di ogni paese sono antichi e durevoli relitti dell’ignoranza, della crudeltà, dei terrori e della ferocia dei loro antenati.
Credere in Dio senza credere nella reincarnazione sarebbe per me come credere in una cascata senz’acqua.
La religione che condivide con la musica la caratteristica di essere un mistero ancora irrisolto dovrebbe imitare quest’ultima e permettere ai suoi fedeli di aderire alle manifestazioni che non siano loro più confacenti. Il vantaggio della musica sulla religione sta nella sua capacità di sollevare e ispirare molte persone senza doversi accostare troppo alla ragione ma entrambe sono unite nel nobile scopo di innalzare l’umanità al di sopra della prosaica monotonia della vita: di portare speranza e consolazione, di trasfigurare dolore e gioia.
Io sono perché Dio esiste, ma se io non esistessi, Dio sempre esiste. Allora, Dio esiste e Dio sempre esiste, Dio non nasce ma sempre esiste.
La grandezza la si deve misurare nei confronti con Dio. Quanto più uno si avvicina a Dio tanto più s’innalza.
Siccome Dio ci ha amati per primo, l’amore adesso non è più solo un “comandamento”, ma è la risposta al dono dell’amore, col quale Dio ci viene incontro.